C’è tumulto nell’aria di Torre Annunziata, e in particolar modo all’interno del consiglio comunale, dove la programmata messa in onda del film di Marco Risi “Fortapasc” ha suscitato non pochi battibecchi a Palazzo di Città.
Il sindaco di Torre, Giosuè Starita, ha inviato una lettera alla Rai chiedendo che il film non venga trasmesso il prossimo lunedì, o se non altro, che lo sia solo se accompagnato da un servizio giornalistico che documenti i cambiamenti della città da Siani ad oggi. “Il film di Marco Risi non aiuta la città di Torre Annunziata. Disegna uno scenario negativo, dove sembra che la camorra la faccia da padrone assoluto. Torre Annunziata di oggi non è quella che si vede nel film e inoltre, come ha stabilito la Corte di Cassazione, la città oplontina non ha avuto nessuna responsabilità sulla tragica morte di Giancarlo Siani, il giornalista de Il Mattino, assassinato quando aveva 26 anni”.
“A differenza delle sale cinematografiche e di Sky che hanno già trasmesso più volte il film, la Rai è il servizio pubblico italiano e quindi deve garantire una imparzialità nei messaggi che manda. Speriamo che la Direzione risponda e voglia organizzare, vista la imminente messa in onda del film, un servizio giornalistico sul lavoro svolto in questi anni per migliorare la città e sconfiggere la camorra”.
La morte del giovane giornalista resta però un pezzo di storia della città, che neanche un servizio giornalistico dotato dei più alti paraocchi marketizzati può cancellare: una persona che muore per aver difeso la verità e per aver raccontato una situazione purtroppo sempre troppo nota e diffusa non può finire nel silenzio.
Non si cancella la morte di un giornalista di soli 26 anni che ha fatto del suo lavoro giustizia e denuncia, anche se la cosa può risultare spiacevole agli occhi dei più, e di questo ne è convinta anche un’ala dello stesso consiglio comunale. Vedremo cosa risponderà la Rai nei prossimi giorni in merito a ciò.
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