Cabinato contro gommone: altro incidente nel Golfo di Napoli

Le acque della Campania quest’estate sono le più pericolose d’Italia: un vero e proprio bollettino di guerra che continua a registrare morti, feriti, dispersi in mare, imbarcazioni affondate a causa di collisioni e speronamenti tra natanti. Cronaca quotidiana di comportamenti criminali, gravissime negligenze e omissioni di soccorso. Ieri sera, ore 20:30, terzo incidente in una sola settimana. Nel Golfo di Napoli, al largo di Capo Miseno, un pirata del mare a bordo di un cabinato lanciato a forte velocità ha speronato un gommone con a bordo sei persone ed è poi fuggito senza prestare soccorso facendo perdere le sue tracce. Diportisti su altre barche  presenti all’incidente hanno dato l’allarme alla Guardia Costiera. Tre i feriti: una donna e due bambine di sette e nove anni, queste ultime lievemente. Trasportate immediatamente all’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, sono fortunatamente fuori pericolo.

E’ caccia aperta invece al terrorista che ha investito in pieno il gommone dileguandosi senza preoccuparsi delle conseguenze dell’impatto . Dalla Capitaneria di Porto di Pozzuoli il comandante Caterina Piccirilli coordina le ricerche per le quali sono impegnati due motovedette e gommoni della Guardia Costiera. I controlli sono effettuati in mare e nei porti, dove la Polizia di Stato sta passando al setaccio tutti i gommoni ormeggiati.

Giovedì scorso al largo di Ischia la portacontainers Jolly Grigio ha provocato il naufragio del peschereccio Giovanni Padre, affondato a oltre 400 metri di profondità trascinandosi giù due pescatori, padre e figlio di Ercolano, i cui corpi non sono stati ancora recuperati. Per l’incidente sono indagati il timoniere, risultato sotto l’effetto della cocaina al momento della collisione, il terzo ufficiale e il comandante. Perfettamente consapevoli di aver travolto la piccola imbarcazione che stava effettuando, quasi da ferma, operazioni di pesca, hanno tuttavia tranquillamente proseguito sulla rotta verso Marsiglia, fingendo di non essersi accorti dell’accaduto.

La sera di Ferragosto è finita in tragedia nel Golfo di Salerno, presso Capo d’Orso: un gommone con a bordo quattro persone ha preso in pieno una barca a motore, ferma. Simona Palermo, 32 anni, sbalzata fuori dal gommone, muore probabilmente per annegamento dopo essere rimasta incastrata col costume nelle eliche della barca. Elevato il tasso di alcool nel conducente del gommone e probabile alta velocità

 

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