Che il web sia la nuova frontiera di comunicazione, questo, è fuori discussione. Però quando poi fra le milioni e più di baggianate mediatiche ne appare qualcuna che punta al sociale servendosi di video viral, allora capisci che per davvero la comunicazione globale può sortire mille ed un effetto. Proprio con video virali, spesso ma non sempre, a contenuto sociale, spopola il gruppo di videomaking indipendente partenopeo, The Jackal, che ha realizzato il video “Where the hell is munnezza?” (Dove diavolo è la munnezza?) seguendo la falsa riga del celeberrimo video “Where the hell is Matt?”, il ballo singolare di un ragazzo nei luoghi più belli e disparati del pianeta.
Qui invece il gruppo The Jackal, che opera nella veste di uno dei suoi attori più noti, ha scelto di parodizzare il video del ballerino Matt e di renderlo tutto napoletano. La scena madre è quella di tutti i giorni: cassoni dell’immondizia stracolmi e sacchetti riversati lungo la strada, fra i passanti: proprio fra questa munnezza inizia il ballo quasi disincantato di Simone Ruzzo, attore e componente del gruppo.
Fin qui si direbbe una sorta di parodia del video o uno scimmiottare ancora di più la situazione drammatica cittadina, ed invece no. Sulle note trascinanti e lievi della musica appare un messaggio, semplice, ma al tempo stesso forte e deciso “Napoli, la nostra città. Cambiamola insieme”. E poi il viaggio, anzi la danza continua lungo le strade del centro, sul lungomare, nei luoghi belli e solari di Napoli dove la munnezza, divenuta simbolo di una città, non c’è, ma resiste solo la strenua amenità partenopea. Quella reale però.
Un ulteriore segnale forte, che ancora una volta parte dai giovani, una volontà di cambiamento comunitaria che incita gli altri a sovvertire l’andazzo comune degli ultimi anni: basta la munnezza, si alla vera Napoli.
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