Un luogo magico Pompei, l’antica città romana sommersa nel 79 d.C. dalla furia del Vesuvio. Ma oggi torna a vivere, anzi a rivivere, e ammalia il suo pubblico con fare sensuale, avvolgente, con uno spettacolo che coinvolge i 5 sensi e che, utilizzando la tecnologia, riporta in scena il tempo che fu. Odore di fiaccole alimentate ad olio per coinvolgere l’olfatto. Voci e suoni dal mercato, boato di gloria dall’arena, per concentrare l’udito e la memoria. Luci soffuse, lune glaciali che accompagnano il ritmo della narrazione, svelano allo sguardo i segreti del popolo di Pompei.
Gioielli dorati e possenti, indossati dalle donne pompeiane, rimandano all’eleganza tattile e nobile delle matrone, per un incontro materiale con la ricchezza opulenta d’altri tempi. Profumo nell’aria di rosmarino, di piante antiche e solenni, effluvi da mille e una notte, coltivati oltre le mura dei millenari cortili e di nuovo in auge per deliziare l’olfatto. E poi i sapori del vino, del buon nettare di Bacco che, da buon intenditore, sa che la terra di Pompei è un suolo pregiato per compiere proprio qui la sua messe vinicola.
Tutto questo e molto altro ancora accompagnano questa nuova edizione de “Le lune di Pompei”, uno spettacolo sospeso nuovamente fra le peculiarità di un tempo ed un uso, forse un po’ troppo eccessivo, della tecnologia, dove gli attori sono quasi un accessorio teatrale rispetto ad un luogo che di per sè è assolutamente preponderante. «L’edizione 2011 della Lune di Pompei – spiega il project manager Antonio Ciampaglia – conferma la strada intrapresa tesa a confezionare un prodotto turistico per la fruizione dei beni culturali che unisca storia e tecnologia per emozionare il pubblico ed esaltare la bellezza del sito archeologico». La manifestazione quest’anno è realizzata dal Comune di Pompei in collaborazione con la Soprintendenza archeologica di Napoli e Pompei.
«Questa edizione – afferma il sindaco Claudio D’Alessio – si presenta ricca di novità e sono certo che Pompei in abito da sera, illuminata dalla luna, riscuoterà grande successo e può diventare il motore del turismo nella provincia di Napoli».
Un motore di cui il nostro turismo decisamente necessita.