Nell’aula della Camera è passata una mozione dell’ Idv sul decreto rifiuti. Della maggioranza solo la Prestigiacomo, Ministro dell’ambiente, si era dimostrata favorevole, ma al momento della votazione si è astenuta mentre tutti i membri del governo hanno votato “no”. L’emendamento è passato con 287 no, 296 si e 6 astenuti; “si” tutti appartenenti alle linee della maggioranza. Ovviamente, tale voto è stato l’ennessimo pretesto per innestare una polemica verso il governo; l’opposizione ha infatti gridato: “Dimissioni, dimissioni”. Intanto, se il decreto dovesse cadere -la sua scadenza è posta il 30 agosto- spunta l’ipotesi di formulare un altro testo; un testo che dovrebbe conciliare le tesi discordanti tra le fazioni della maggioranza.
Nel frattempo, la procura di Napoli sta eseguendo un’inchiesta su presunte irregolarità nelle gare d’appalto bandite negli anni scorsi dall’ Asia. Le indagini sono state aperte l’autunno scorso, dopo la distruzione di una cinquantina di automezzi della società Enerambiente – titolare di un appalto per la raccolta dei rifiuti a Napoli proprio dell’Asia – da parte di esponenti delle cooperative sociali. Due sono le persone arrestate nel corso dell’indagine: Giovanni Faggiano, ex amministratore delegato di Enerambiente Spa, e Corrado Cigliano, ex direttore operativo della stessa società; a quest’ultimo sono stati concessi i domiciliari.
Le accuse sono di estorsione e corruzione: i due avrebbero, secondo il Gip, Isabella Iaselli,avrebbero costretto i responsabili di altre ditte, legate alla gestione rifiuti, di versare loro somme di denaro per avere dei sub-appalti. Durante le indagini sono poi emerse una serie di assunzioni inutili e l’uso di due cooperative (San Marco e Davieco), la cui presenza era pressochè superflua. Faggiano e Cigliano, secondo i pm, avrebbero poi realizzato una serie di assunzioni legate ad una lista da loro stessi redatta.
Intanto, le strade della città di Napoli sono ancora colme di rifiuti. Il bellissimo panorama della città è distorto dai cumuli di rifiuti e dai roghi incessanti.
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