Solo pochi mesi fa, per l’esattezza il 28 marzo scorso, studenti e pendolari avevano gioito per l’attivazione della navetta che da piazza Dante li avrebbe portati a piazza Borsa, in piena zona universitaria.
L’inaugurazione della nuova stazione metropolitana aveva creato curiosità e scompiglio: tra i passeggeri si era creato rapidissimo passaparola per segnalare la nuova, comodissima, possibilità di spostamento. La fermata, progettata da un bravissimo architetto indiano, aveva riscosso l’ammirazione e la soddisfazione di tutti: turisti e cittadini.
Pannelli tridimensionali, colori sgargianti, profumo di nuovo e moderno. Ieri, tuttavia, è giunta la notizia che tutti temevano: complice il periodo estivo e la diminuzione dei passeggeri, a partire dal 24 luglio il servizio navetta sarà sospeso per consentire la prosecuzione dei lavori. In particolare, lo stop sarà funzionale alla conclusione della stazione Toledo, prossima all’apertura. Questa notizia limita, in parte, la naturale reazione di scoramento: ai viaggiatori rimasti in città, infatti, non resterà che servirsi dei pullman o ripiegare su una calda passeggiata. Un’alternativa poco piacevole se si pensa che, nei mesi estivi, l’affollamento dei bus e la mancanza di aria condizionata, li rende delle vere e proprie trappole infuocate. Del resto, però, i tempi della navetta non erano certo brevi: quasi venti minuti in tutto.
Di sicuro prima si concluderanno i lavori, prima sarà effettuato il collegamento diretto che dimezzerà l’attesa. La fermata Toledo, inoltre, rappresenta un punto nevralgico per i trasporti urbani e consentirà di raggiungere facilmente via Roma, meta privilegiata per i turisti. Famosa per i tanti negozi che la animano e punto di congiunzione tra centro storico, teatro San Carlo, via Chiaia e piazza del Plebiscito, via Roma mancava ancora di un rapido collegamento con le altre zone cittadine. Proprio per consentire ciò, la navetta smetterà di funzionare fino al 4 settembre. Resta solo da sperare che la data prevista per la riattivazione non venga posticipata, come l’esperienza suggerirebbe, creando non pochi disagi ai viaggiatori.