Nonostante i decreti e i provvedimenti adottati in queste settimane, la spazzatura continua a lievitare per le strade della città e costringe le periferie a vivere in una situazione insostenibile.
Raphael Rossi, presidente dell’ Asia si mostra demotivato e sconfortato, in quanto nella notte tra lunedì e martedì delle 1000 tonnellate di rifiuti che dovevano essere raccolte, ne sono state conferite nei siti di Giugliano e Tufino solo 416. “Non si riesce a conferire, siamo con l’acqua alla gola, in apnea“, queste le parole di Rossi; parole che certamente non fanno nutrire alcun tipo di speranza e che rendono ancora più chiara la situazione di emergenza che la città di Napoli si presta a vivere.
Il centro cittadino è più pulito rispetto ad altri periodi, ma le periferie stanno per collassare. Ma la cosa paradossale è che anche gli impianti di Caserta, Avellino e Benevento, il cui uso è stato da molti ostacolato, sono in funzione; il problema risiede negli Stir, che non riescono a liberarsi del loro materiale. Altro problema riguarda il secco, che ha come unica destinazione il termovalorizzatore di Acerra, che da solo non riesce ad attivare uno smaltimento veloce delle tonnellate di rifiuti. Succede così che, nonostante il lavoro sia attivo 24 ore su 24, si resti quotidianamente indietro con la raccolta; si tratta di 100-200 tonnellate di rifiuti al giorno non raccolte. Un respirio di sollievo sembra provenire dall’arrivo dei compattatori promessi da Pisapia, sindaco di Milano, i quali potrebbero alzare da terra circa 200 tonnellate di rifiuti.
Intanto la popolazione non si è arresa, ma continuano proteste per arrivare ad una soluzione realmente operativa dell’attuale crisi. E’ il caso di Materdei, dove Giovedì alle ore 18 ci sarà una manifestazione. I cittadini scenderanno in piazza per chiedere a gran voce l’avvio immediato della differenziata porta a porta e chiedere seri provvedimenti per fermare l’emergenza.