A Napoli è di nuovo emergenza. 48 ore di autonomia e poi scatterà di nuovo l’emergenza rifiuti. A comunicarlo è Giovanni Perrillo, direttore tecnico della Sapna, la società della provincia di Napoli per la gestione del ciclo rifiuti. Il direttore tecnico ha inviato una lettera al presidente della Regione, al sindaco, al Ministero dell’ambiente e alla Protezione civile manifestando la sua preoccupazione: “Se non si sbloccano i trasferimenti fuori Regione o se non si trova immediatamente una soluzione alternativa, giovedì gli Stir della provincia avranno raggiunto la capacità massima, saranno saturi e saremo costretti a chiudere gli stabilimenti e a interrompere i conferimenti. Chiudiamo tutto. E a quel punto sarà un problema della Protezione civile”.
La discarica di Chiaiano è chiusa da alcuni giorni per accertamenti tecnici richiesti dalla Procura; una linea di Santa Maria Capua Vetere, dove Napoli sta sversando i propri rifiuti grazie ad una deroga, si è bloccata a causa del super lavoro dell’impianto e anche il sito di stoccaggio di Caivano è ormai colmo.
Perillo sottolinea poi che in stato d’emergenza si trovano, oltre a Napoli, Pozzuoli, Quarto, Melito, Casoria. Dopo il vertice Regione e Provincia, il commissario straordinario per l’Impiantistica Annunziato Vardè è al lavoro sull’individuazione delle cinque ex cave da convertire in mini discariche, partendo dal vecchio piano che prevedeva due siti nel Nolano, uno a Sant’Anastasia e uno a Somma Vesuviana. I lavori saranno nelle mani di Vardè, ma ci vorranno almeno sei mesi per avviarli.
L’ipotesi cave non è gradita al sindaco De Magistris, che dimostra di avere in mente altri progetti. Il suo obiettivo è quello di iniziare la raccolta differenziata prima con le isole ecologiche e poi con la raccolta porta a porta. E’ proprio questa settimana che il sindaco ha mostrato tali intenzioni nella sua passeggiata presso i Quartieri Spagnoli, ribadendo non solo la sua volontà di organizzare la raccolta porta a porta, ma anche di predisporre dei piani per valorizzare questi quartieri napoletani, non solo per la sicurezza ma anche per il restyling.
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