Ormai è ufficiale. Pochi giorni fa la decisione definitiva presa a Nairobi e comunicata con orgoglio dal presidente della giunta regionale Stefano Caldoro: dall’1 al 7 settembre 2012 Napoli ospiterà alla Mostra d’Oltremare il World Urban Forum, l’evento promosso delle Nazioni Unite che ha luogo ogni due anni già dal 2002. Come sempre è stato scelto un tema specifico attorno al quale ruoterà il forum. Quest’anno ci si occuperà di “Urban Future. La prosperità delle città. Bilanciamento, ecologia, economia ed equità”. L’importante manifestazione, giunta ormai alla sua sesta edizione, si occupa sin dalla sua nascita della qualità urbana e ospita rappresentanti politici e diplomatici di circa 150 paesi di tutto il mondo. Il presidente della Fondazione Forum, Nicola Oddati, si dice orgoglioso che Napoli sia stata scelta ancora una volta per ospitare un evento di portata mondiale: il World Urban Forum, infatti, avrà luogo solo sei mesi prima del Forum delle Culture, altra manifestazione internazionale che la città si prepara ad accogliere. Oddati ha altresì ribadito l’importanza della presenza di un evento simile per la città: il World Urban Forum accenderà di sicuro i riflettori su Napoli, contribuendo a dare una forte spinta al turismo. Il Forum è un’occasione unica per aprire un dibattito su temi importanti quali la crescita urbana e culturale delle metropoli, offrendo la possibilità ai paesi aderenti di confrontarsi in proposito.
La regione Campania metterà a disposizione circa 2 milioni di euro per finanziare l’evento e preparare la città ad ospitarlo. Stefano Caldoro ha così commentato la notizia: “Napoli è una città complessa che guarda al Mediterraneo, che ha grandi potenzialità, ma anche grandi problemi”. Il trait d’union dell’evento sarà proprio il mare “che unisce e non ha confini”. La manifestazione si svolgerà con la collaborazione di Un-Habitat, il programma delle Nazioni Unite per gli insediamenti umani, secondo cui tra 15 anni la popolazione residente in città finirà col raddoppiare. È sicuramente importante, dunque, creare uno spazio di progettazione e pianificazione di interventi utili a facilitare queste inevitabili trasformazioni e a prevenire disuguaglianze sociali.