È morto questa mattina Antonio Oscar Mendoza, il turista americano scippato al porto di Napoli lo scorso 18 maggio. L’uomo aveva 67 anni ed era originario del Portorico. Appena sceso dalla motonave Celebrity, con cui era giunto al porto, il turista era stato avvicinato da due rapinatori a bordo di uno scooter che tentavano di strappargli con violenza un Rolex. Caduto sull’asfalto, Mendoza aveva battuto la testa riportando un grave trauma cranico. Le condizioni del turista erano apparse subito disperate: il trauma cranico aveva convinto l’equipe dell’ospedale Loreto Mare ad eseguire un’operazione affinché l’ematoma venisse eliminato, ma l’uomo non aveva più ripreso conoscenza. Qualche giorno dopo l’arrivo in ospedale, sua moglie chiamò un prete per pregare.
L’escalation di furti e rapine ai danni dei turisti che tentano visite sicure e serene a Napoli raggiunge, così, un apice realmente tragico. Antonio Oscar Mendoza aveva avuto il tempo di attraversare la strada che porta dall’uscita del molo a via Marina, prima di essere raggiunto da uno scooter nei pressi della Facoltà universitaria di giurisprudenza e via Porta di Massa. Uno dei due balordi copriva la targa dello scooter, mentre un altro tentava di strappargli l’orologio, un Rolex. Il turista aveva reagito prontamente all’aggressione, impedendo ai due malintenzionati il furto del prezioso orologio, ma la colluttazione avrebbe avuto conseguenze drammatiche. In seguito a numerosi spintoni, l’uomo cadeva violentemente con il viso a terra.
Portato d’urgenza al vicino ospedale Loreto Mare, i medici sceglievano di operarlo per la vasta emorragia cerebrale. Gli uomini della Guardia di Finanza di Napoli sono ancora al lavoro sulle indagini visionando anche registrazioni provenienti da un istituto di credito che si trova nelle vicinanze del luogo dell’aggressione. L’Agi, Agenzia Giornalistica Italia, ha diffuso questa mattina la notizia della morte dell’uomo, aggredito e ridotto ad un’agonia lunga dieci giorni.