Chiedeva una tangente per fornire assistenza ad una bambina disabile. Un medico legale è stato arrestato ieri mattina dai carabinieri del nucleo investigativo di Napoli in flagranza di reato, ovvero nel momento stesso in cui percepiva la ‘mazzetta’ imposta alla madre di una bambina disabile, Lucia Viggiano, 47enne, tra i fondatori dell’associazione Tutti a scuola, una onlus che nasce proprio con l’intento di proteggere i diritti dei bambini disabili. La figlia della donna non percepiva l’indennità di accompagnamento da oltre un anno: nel febbraio 2010, infatti, l’Inps aveva interrotto il sussidio senza preavviso e spiegazioni reali. Il ricorso conseguente a tale mancanza rappresentò l’occasione di incontro tra Lucia Viggiano e il medico legale che le estorcerà, un anno dopo, 500 euro per sbloccare la pratica: il giudice, infatti, aveva richiesto proprio una consulenza medico-legale nel febbraio 2011.
Lucia ha raccontato: “Dopo il primo appuntamento allo studio e, tramite un avvocato che avevo incaricato di seguire l’istanza, il medico ha avanzato una richiesta di 500 euro per sbloccare la pratica. Senza tenere assolutamente conto della sofferenza che c’è dietro questa vicenda personale. Denunciare non è stato facile. L’ho fatto per mia figlia e, con il sostegno dell’associazione Tutti a scuola, anche per dare un segnale a quelle famiglie che, da sole, non hanno la forza di andare fino in fondo. Insieme, possiamo dimostrare che non funziona in questo modo. Una città più umana, giusta, solidale è possibile”.
A finire in manette, ieri mattina, il medico legale e l’avvocato che fungeva da intermediario. La consegna della tangente era fissata proprio per ieri, alle dieci del mattino, presso i locali del Tribunale di Napoli. I carabinieri hanno effettuato una sorta di blitz, posizionandosi nei pressi del luogo dell’incontro e visionando la scena in modo da procedere all’arresto in flagranza per il medico e per il legale.
I commenti sono chiusi.