Il Maggio dei Monumenti 2011 ci porta alla scoperta della città di Napoli in tutte le sue “misure”, in lungo ed in largo, in altezza ed in profondità. Ed è proprio riguardo alle profondità che quest’anno, più che negli altri, si profilano delle visite guidate per ammirare e meglio comprendere le fantasie artistiche e spesso tremendamente visionarie che accompagnano i pendolari all’interno delle nuove metropolitane della città.
Università, Dante, Museo, Salvator Rosa, Materdei, Vanvitelli, Quattro Giornate: queste le “Stazioni dell’Arte” da cui tutte le domeniche partiranno le visite guidate dagli studenti dell’Accademia delle Belle Arti, già esperti conoscitori di questo museo underground, in quanto impegnati nel progetto dei cosiddetti cantieri scuola, che li vede lavorare sul “campo Metronapoli” attraverso il restauro e la manutenzione del patrimonio artistico delle varie stazioni.
Questa già consolidata collaborazione ha condotto proprio ad una serie di progetti nell’ambito sia del Maggio dei Monumenti che della quotidianità delle varie stazioni dell’arte: infatti, proprio presso la Linea 1 è possibile, tutti i martedì, effettuare un visita guidata, sempre gratuita, di circa un’ora.
Per quanto riguarda più strettamente l’ambito domenicale per i tour del Maggio dei Monumenti, verranno rispettati i seguenti orari:
- Stazione Università: partenza doppia, una alle 11.30 ed un altra alle 12.15, entrambe della durata di un’ora. Appuntamento ai tornelli della stazione;
- Dante e Museo: partenza unica ore 11.30 con rientro alle 13. Appuntamento presso l’atrio principale ai tornelli della stazione Dante;
- Salvator Rosa e Materdei: partenza unica ore 11.30 con rientro alle 13. Appuntamento alla stazione di Salvator Rosa;
- Vanvitelli e Quattro Giornate: partenza unica ore 11.30 con rientro alle ore 13. Appuntamento alla stazione Vanvitelli.
Per partecipare alle visite guidate non occorre la prenotazione, ma solo essere in possesso di un titolo di viaggio valido e già obliterato. Queste visite permettono di conoscere meglio la nostra città, soprattutto per quanto riguarda questo nuovo patrimonio artistico contemporaneo, forse anche un po’ inusuale rispetto all’arte che siamo abituati a respirare a Napoli, ma che, ad ogni modo, rappresentano un’occasione unica per vivere la città che cresce e progredisce.