Chi in questi giorni ha usufruito della metropolitana cittadina per recarsi a scuola o a lavoro avrà sicuramente notato i rassicuranti cartelloni pubblicitari che campeggiano lungo i binari e vicino alle uscite: ci avvisano, a caratteri cubitali, che il 21 maggio ci sarà la fine del mondo. Alla vista delle gigantografie le persone reagiscono in vari modi: c’è chi ostenta indifferenza, chi sembra scettico, chi si scambia opinioni sulla notizia appena appresa e chi, invece, si domanda il perché della presenza di quei cartelli. Di sicuro nessuno apprezza, però, quel modo decisamente inquietante di iniziare la giornata. Il monito porta la firma di Family Radio, un’emittente religiosa fondata in California da Harold Camping. L’uomo, sicuro che il 21 maggio si verificherà il giorno del giudizio, ha deciso di avvisare tutti comprando centinaia di spazi pubblicitari in America. È evidente che qualche seguace, convinto della bontà dell’iniziativa, abbia pensato bene di diffondere la notizia anche a Napoli. Così in tutte le stazioni della metropolitana sono comparsi i cartelloni. In realtà secondo Family Radio per la fine del mondo si dovrà attendere il 21 ottobre: il 21 maggio si verificherà il ritorno di Gesù, evento che annuncia l’apocalisse.
Nei cartelloni viene citato anche un versetto di Giona che invita al pentimento: “Uomini e bestie si coprano di sacchi e gridino con forza a Dio; e ognuno si converta dalla sua via malvagia, e dalla violenza perpetrata dalle sue mani. Gli ingredienti per creare suspance ci sono tutti”.
Quello che resta da capire è se si tratti di un credo reale o di una semplice trovata pubblicitaria: il sito internet della radio è, infatti, sotto gli occhi di tutti da giorni. Di anno in anno spuntano fuori “date certe” in cui il mondo smetterà di esistere: nel 1980 era stata preannunciata la fine del mondo a causa di un’enorme cometa, nel 1999 Nostradamus aveva predetto addirittura la terza guerra mondiale, nel 2000 il Millennium Bug avrebbe decretato la nostra fine, nel 2012 una profezia Maya colloca la fine della nostra era a causa di una catastrofe naturale, nel 2036 sarà un asteroide a colpire la terra mentre, nel 2038, guerre, carestie e pestilenze si abbatteranno sul nostro pianeta.
Per quanto riguarda “la profezia” del 21 maggio c’è da chiedersi, nel caso in cui si rivelasse l’ennesima bufala, se non sia il caso di scoraggiare simili iniziative, magari facendo scattare una denuncia per procurato allarme e, soprattutto, se non sia il caso di essere più selettivi sui messaggi pubblicitari da diffondere, specialmente nei luoghi pubblici come stazioni o metropolitane.
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