Nuovo appuntamento musicale internazionale per la città di Napoli: l’11 settembre 2011, presso l’Acciaieria sonora dell’ex Italsider, si terrà il concerto della star pop inglese George Michael. L’artista, che ha saputo emozionare con le sue “Careless Whispers” e “Freedom”, dopo l’acclamatissimo ma lontano “25live tour” che si concluse a Copenaghen nel 2008, riparte col suo nuovo tour europeo, “The Symphonica – The Orchestral Tour”, con ben 3 tappe italiane: Firenze (10 settembre Piazza Santa Croce), Napoli e Verona (13 settembre all’Arena veronese).
Per l’occasione l’artista proporrà al suo pubblico brani appartenenti al suo personale repertorio ormai trentennale, più un excursus su testi e canzoni “prestate” da altri artisti come i Queen, dei quali lo stesso Michael si è fatto più volte interprete, affiancandosi idealemente al compianto Freddy Mercury. Tutti i brani saranno reinterpretati in versione sinfonica, ma non si escludono sorprese e colpi di scena…
L’ex leader dei “Wham!”, gruppo pop inglese che spopolò negli anni 80, ha saputo nel tempo costruirsi un personaggio scenico raffinato e estremamente brillante, pur dovendo sostenere e fronteggiare nella realtà, una serie di problematiche legate al suo costante abuso di droga e varie e diverse situazioni poco legali. Nonostante ciò, il cantante rappresenta una delle pochissime figure di spicco che è riuscita a rinnovarsi nel tempo e ad essere sempre al centro delle scene.
Nelle ultime settimane, dopo un silenzio artistico durato ben 7 anni, George Michael ha pubblicato la sua nuova cover “True Faith”, un vecchio successo dei New Order, reinterpretata in ballata romantica con un arrangiamento elettronico minimale e molto sofisticato.
The Symphonica – The Orchestral Tour partirà il 22 agosto da Praga e toccherà varie nazioni europee fra cui anche Danimarca, Svizzera, Francia, Spagna, Belgio, Germania, Irlanda e l’immancabile Inghilterra. Qui a Napoli lo scenario sarà decisamente particolare, potendo contare su di un nuovissimo complesso funzionale costruito in un’area archeologica industriale che muove i primi passi verso un’affermazione di fruizione collettiva, trasformando le ceneri del vecchio impianto in un complesso utile alla società, capace di accogliere manifestazioni di stampo internazionale come questa.
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