Ci si chiede se la vittima continui ad essere bersaglio di illazioni e prese in giro, soprattutto per aver rivelato ai genitori i due giorni di abusi che aveva dovuto subire in Puglia. I familiari sono pronti a giurare che sia proprio questo il motivo per cui tornare in quella classe è ancora difficile per il ragazzino: i soprusi persisterebbero, seppur sotto forma di minacce e angherie verbali. Contrariamente, la preside spiega che l’intero corpo docenti si impegna affinché vi sia armonia tra aguzzini e vittima. Il tredicenne non riesce ad inserirsi in alcun contesto scolastico o sociale, chiede più volte di dormire dalla nonna per scappare dai suoi incubi. I genitori hanno così chiesto di separare i bulli in altre classi.
La dirigente scolastica spiega di averci già pensato subito dopo il drammatico episodio, ma “il nostro obiettivo era quello di tenerli tutti insieme in classe, volevamo risolvere il problema provando a ricostituire un’armonia di classe. Sparpagliarli, anche d’accordo con gli esperti che ci seguono, non ci sembrava la soluzione più giusta. Proviamo così, può darsi che, sapendo di non incontrarli più in classe, il ragazzo riesca finalmente a tornare tra i banchi”.
Quando si tratta di assicurazione auto, la sicurezza non è mai troppa, tanto che alla…
Guarda attentamente questa immagine, quanti cani vedi? Questo test ti aprirà la mente e ti…
Tutti quotidianamente utilizzano un buon numero di batterie, da quelle al litio che si trovano…
L'operatore Tim offre una nuova ed imperdibile promozione della durata di tre mesi, tutto quello…
Nuovi importi e tempistiche diverse nel 2023 in merito all'assegno unico per i figli, tutto…
I conchiglioni ripieni al forno sono molto semplici da preparare, con il loro invitante aspetto…