Palazzo pericolante a Portici: trentuno famiglie evacuate, per una tragedia evitata in extremis. Uno stabile situato nella II traversa della centrale via Libertà del comune vesuviano è stato sgomberato questo notte. Scricchiolii sospetti hanno fatto temere per il palazzo, dove sono giunti l’assessore alla Sicurezza, Salvatore Duraccio, i vigili urbani e il personale dell’ufficio tecnico comunale. L’area adiacente al palazzo, inoltre, è stata chiusa al traffico per consentire tutte le verifiche necessarie. Il palazzo versa in condizioni precarie, come si evince da un esame approfondito ai pilastri della struttura. A scopo precauzionale, le trentuno famiglie che vi abitano sono state trasferite in alberghi o sono attualmente ospitati da parenti.
Il sindaco di Portici, Vincenzo Cuomo, spiega quanto accaduto stanotte in un comunicato: “Questa notte, grazie all’intervento della polizia municipale, dell’amministrazione comune e dei vigili del fuoco, a Portici si è evitata una tragedia. Come purtroppo spesso accade, le liti condominiali rischiano di fare affrontare in maniera superficiale problemi molto gravi. Nel caso specifico, era a rischio la stessa stabilità dell’edificio. L’intervento dei vigili urbani, dei vigili del fuoco, dell’assessore alla Sicurezza e dei tecnici comunali ha consentito di portare a termine senza creare panico e in tempi rapidi un’operazione complessa come lo sgombero di ben 31 famiglie, alcune della quali, non avendo trovato sistemazione presso amici o parenti, sono state ospitate questa notte in alcuni alberghi a spese del Comune. Abbiamo emanato un’ordinanza di ripristino della sicurezza dell’edificio per la quale il condominio dovrà immediatamente essere oggetto di un intervento di consolidamento statico”.
Da fonti vicine si è appreso che negli scantinati erano in corso alcuni lavori di ristrutturazione e un esame approfondito ai pilastri dello stabile ne ha confermato lo stato di precarietà in cui versa. Tra 15 giorni saranno eseguiti lavori di consolidamento, e le trentuno famiglie non potranno tornare nelle loro abitazioni prima del mese prossimo.
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