“Regina Margherita. Il mito della modernità nella Napoli postunitaria”. Questo è il nome della mostra allestita presso gli appartamenti borbonici del Palazzo Reale di Napoli, già fruibile dal 17 marzo e prevista fino al 17 luglio 2011. La mostra si pone come uno degli eventi della città per celebrare il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, seguendo un percorso espositivo che mira alla conoscenza di questa figura così rilevante del periodo postunitario della nazione, sottolineando però l’importanza che il margheritismo ha avuto su Napoli. L’esposizione si articola in tre aree macrotematiche, partendo dalla vita della Regina, intesa come immagine di una nazione che nuove i primi passi, fra le incertezze e le incomprensioni del caso. La mostra pone poi particolare attenzione sul tema del margheritismo a Napoli e sul “mondo nuovo”, inteso come popolo che cambia grazie alle scoperte e alle innovazioni, un mondo che dopo di ciò, non sarà mai più recuperabile e che, come tale, cambierà radicalmente.
Come train d’union del mondo che muta vi è proprio la Regina Margherita, donna che con le sue mille passioni, dall’arte alla musica passando per la letteratura, ha saputo attirare l’attenzione anche dei Napoletani, ponendosi come icona moderna dell’Italia postunitaria, che ha dettato legge anche in tema di moda, tanto da mutuare il suo nome al fenomeno del “margheritismo”, che disegna per l’appunto una spiccata tendenza corale a seguire lo stile della regina sabauda.
Molto interessante è soprattutto la sezione dedicata al mondo nuovo, raccontata attraverso opere d’arte e strumenti tecnologici, fotografie ed arredi, raffigurando l’immagine del nuovo che avanza.
Il progetto, posto sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, ideato e curato da Elena Fontanella in collaborazione con Annamaria Andreoli, prodotto da Fondazione DNArt e voluto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e da Regione Campania, ha visto anche la sinergia operativa di differenti enti e musei locali che si sono prodigati per allestire con estrema precisione la sezione partenopea.