Due persone non ancora identificate hanno lanciato una bomba carta esplosa davanti al comitato elettorale di Gianni Lettieri situato in piazza Bovio. Il candidato sindaco di Napoli del Pdl vive, così, un secondo atto intimidatorio dopo la tentata aggressione di ieri, avvenuta nei pressi della Basilica di San Lorenzo, dove era stato costretto a rifugiarsi. Il comitato era chiuso, questa mattina, ma la testimonianza più diretta giunge dal comitato del candidato Mimmo Vitullo, dov’erano presenti circa dieci persone. “Abbiamo pensato subito ad un attentato”, ha riferito Vitullo.
Il candidato Gianni Lettieri non si lascia spaventare da quelli che ha definito “atti vili di chi non ha a cuore la propria città”. Parla di “un clima irrespirabile”, ma sul suo percorso non ha dubbi: “La mia scelta è irreversibile, ho intenzione di continuare ad impegnarmi per la città e per la maggior parte dei cittadini che sono persone perbene”.
E’ accorso sul posto il presidente della provincia di Napoli, Luigi Cesaro: “Purtroppo non ci troviamo di fronte ad isolati episodi di contestazione, ma il susseguirsi di atti violenti nei confronti di esponenti e sedi del Pdl fanno pensare purtroppo ad una precisa strategia della tensione. Esprimo a tutti i militanti, e a tutti coloro che si stanno impegnando in questi giorni nella campagna elettorale affianco ai candidati delle coalizioni del centrodestra, la mia vicinanza e l’invito a proseguire nella nostra azione per la democrazia e la libertà”.
La tentata aggressione ai danni di Lettieri avvenuta ieri pomeriggio seguiva di poche ore la rissa a colpi di coltellate tra studenti di sinistra e attivisti CasaPound. Viste le continue tensioni alla vigilia delle elezioni, la polizia ha deciso di aumentare controlli e servizi di vigilanza nelle zone del centro di Napoli. Dalla Questura apprendiamo che la Digos premedita controlli e attività serrate, con un’implementazione per le zone interessate alle manifestazioni di domani, primo maggio.
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