Un uomo di 67 anni è stato sorpreso alla guida della propria automobile nonostante, da ben otto anni, ricevesse la pensione d’accompagnamento a causa della sua cecità. Non a caso la guardia di finanza ha denominato “Miracolo” l’operazione che ha smantellato la truffa. L’importo che l’Inps ha corrisposto al presunto non vedente ammonta a circa 60mila euro. La scoperta è avvenuta grazie ad una serie di fortunate circostanze: l’uomo, fermato per un controllo di routine, è stato multato per la mancata esibizione della patente ed ha persino firmato il verbale redatto dalla polizia affermando di aver dimenticato a casa i documenti. Solo grazie al fortuito controllo, dunque, l’uomo è stato smascherato. A suo carico, l’accusa è di truffa aggravata ai danni dell’Inps e di falso ideologico. Anche sua figlia trentenne è stata coinvolta nella vicenda per aver aiutato il padre a compilare i documenti che attestavano la sua invalidità. Gravissime, dunque, le accuse cui l’uomo dovrà rispondere, avvalorate anche da filmati video la cui esibizione ha convinto i giudici di Santa Maria Capua Vetere a convalidare il fermo.
La Campania, purtroppo, vanta in quest’ambito un triste primato: solo un mese fa era stata scoperta a Napoli una maxi-truffa che coinvolgeva un consigliere della prima municipalità, Salvatore Alajo, che aveva provveduto a certificare l’invalidità di amici e parenti. A tutti loro era stata indebitamente assegnato l’indennizzo dall’Inps nonché tutti gli arretrati che, in alcuni casi, ammontavano fino a 50mila euro.
Nel 2010 l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha effettuato dei controlli sul 55% dei benefici elargiti nella provincia di Napoli. I risultati devono davvero far riflettere: circa 2 persone su 5 sono risultate essere falsi invalidi e le loro pensioni sono state cancellate.
Eclatante il caso della Riviera di Chiaia dove circa 400 persone si erano dichiarate schizofreniche, psicotiche o paranoiche. Una vera e propria epidemia di disturbi psichiatrici gravi ed invalidanti che aveva insospettito la Procura di Napoli. La sproporzione delle richieste di benefici economici avanzate risulta evidente se si pensa che in altri quartieri della città, come Vomero e Fuorigrotta, si raggiungono a stento le 40 domande.