Il sindaco Rosa Russo Iervolino nega Piazza del Plebiscito a Paul McCartney. Si, parliamo proprio dell’ex beatle, uno degli artisti più famosi e apprezzati al mondo, e di Piazza del Plebiscito, tra i luoghi più belli e maestosi al mondo, ma spesso abbandonata dalle istituzioni, carente di iniziative degne di nota e al centro di polemiche che coinvolgono addirittura l’Ue (vedasi il recente caso dei fondi per il concerto di Elton John). A denunciare il poco interesse nutrito verso quello che potrebbe essere l’evento dell’anno, il consigliere regionale Luciano Schifone, che parla di una “risposta istituzionalmente corretta, ma decisamente pilatesca”. La Iervolino, infatti, avrebbe negato la Piazza a Paul McCartney in quanto a settembre, periodo in cui l’ex beatle potrebbe suonare a Napoli, sarà governata da un’altra amministrazione. Schifone, delegato allo spettacolo del governatore Stefano Caldoro, spiega: “Il rappresentante di McCartney, non aveva chiesto denaro, ma solo la possibilità di utilizzare la piazza, eppure si è sentito rispondere che, a settembre, Napoli sarà governata da un’altra amministrazione, per cui lei non poteva concedere tale autorizzazione. Il che è istituzionalmente corretto, ma si tratta di una risposta degna del miglior Ponzio Pilato”.
Il consigliere sottolinea il prestigio che l’evento potrebbe portare alla città di Napoli, sommersa dai rifiuti e, per questo motivo, tenuta a debita distanza dalle mete scelte dai turisti di tutto il mondo. “Visto che la Iervolino non ha ritenuto di farlo”, prosegue Schifone, “lo faccio io. Chiedo a tutti i candidati sindaci un impegno, affinché, chiunque vinca, conceda il proprio assenso, permettendo la realizzazione dell’evento a piazza del Plebiscito. Tanto più che si tratterebbe di un grande momento di aggregazione, per il quale al Comune non è richiesto alcun sacrificio economico”.
In seguito alla querelle dei fondi destinati al concerto di Elton John, tenutosi nel 2009 proprio a Piazza del Plebiscito, l’evento rappresenterebbe “un’occasione per stimolare quelle iniziative private di cui tanto si parla”, spiega il consigliere regionale, allarmato della poca cura con cui si segue il possibile evento perché, se non ci si decide adesso ad accogliere l’ex beatle, “gli operatori non avrebbero il tempo per promuovere l’evento nella maniera adeguata alla sua importanza”.
I commenti sono chiusi.