Il sistema è sempre lo stesso: gli emissari dei clan si presentano poche settimane prima di Pasqua nei negozi, facendo presente che si sta organizzando la lotteria rionale, e da lì ad imporre l’acquisto di uno o più blocchetti di numeri dai 100 euro in su la strada è breve. Come per scendere a compromessi, l’emissario proporrà l’acquisto più usuale ai guadagni soliti dell’attività commerciale, ovvero un tot di cartelle a seconda delle possibilità di ogni commerciante.
Polizia e carabinieri hanno eseguito numerosi controlli per accertare l’effettiva esistenza di tali pratiche. A collaborare con le forze dell’ordine, le organizzazioni cittadine antiracket. Non si tratta della prima intrusione dei camorristi in questo senso: qualche anno fa l’ombra del pizzo si nascondeva anche dietro agli innocenti gadgets e regalini offerti ai clienti come agendine, penne e calendari. Per gli emissari dei clan, in prossimità delle feste è necessario arrotondare in ogni modo, a svantaggio, ovviamente, degli onesti lavoratori.
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