I dipendenti comunali di Boscoreale dovranno lavorare per due mesi senza stipendio. Questa mattina il tribunale di Torre Annunziata ha confermato la condanna per i dipendenti arrestati martedì pomeriggio per truffa a danno dello Stato e falsa attestazione del dipendente pubblico di presenza in servizio. L’inchiesta, avviata nel 2010, ha visto coinvolti ben 70 dipendenti del Comune di Boscoreale su 180, 41 arrestati perché “a turno tra loro, raccoglievano i badge elettronici dei colleghi e ne registravano fraudolentemente la presenza al lavoro”. L’udienza con rito direttissimo ha stabilito che i dipendenti lavoreranno per i prossimi due mesi senza beneficiare dello stipendio e i controlli saranno mirati, prossimamente, anche ai dirigenti degli uffici, che, come afferma la procura di Torre Annunziata, “non hanno mai segnalato anomalie o abusi”.
Il sindaco Gennaro Langella corre ai ripari affermando: “Farò il possibile per assicurare la funzionalità degli uffici. Successivamente, in collaborazione con i tecnici, valuterò i provvedimenti disciplinari da attuare nei confronti dei dipendenti per i quali sono stati convalidati gli arresti e che sono stati interdetti dai pubblici uffici”.
Martedì pomeriggio, prima che per i 41 assenteisti scattasse il fermo, erano stati effettuati gli ultimi controlli. Nel corso degli ultimi mesi erano stati monitorati gli ingressi dei dipendenti e, in un frammento catturato proprio martedì scorso, è possibile vedere un impiegato marcare ben 5 badge elettronici per registrare in modo fraudolento la presenza di altrettanti colleghi. Ad occuparsi del caso, i carabinieri con il maresciallo Massimo Serra e i colleghi di Torre Annunziata con il capitano Luca Toti. Gli uffici erano monitorati da mesi con telecamere nascoste.
Il capo della procura di Torre Annunziata, Diego Marmo, conclude: “È enorme la gravità del danno all’efficienza e alle casse pubbliche, che si manifesta sempre sotto forma di disservizi per il cittadino poiché a Boscoreale il fenomeno, ampio e radicato, ha coinvolto un dipendente su tre”.