Una perfetta sinergia tra pubblico e privato ha permesso la riapertura del Decumano Massimo di Ercolano. Ieri mattina il taglio del nastro è stato affidato a due piccoli alunni della scuola elementare F.Giampaglia. A rendere possibili i lavori di ripristino, la Herculaneum Conservation Project, un’organizzazione che raggruppa la Soprintendenza speciale per i Beni Archeologici di Napoli, la British School di Roma e il Packard Humanities Institute. Di fondamentale importanza, poi, il finanziamento del magnate David Packard, che ha investito per il progetto ben 15 milioni di euro. L’inaugurazione di ieri mattina ha sancito solo una delle numerose iniziative volte alla riqualificazione dei siti ercolanesi, lavori programmati e studiati già da dieci anni a questa parte. Prossimamente sarà possibile assistere alla riapertura della Casa del Rilievo di Telefo e dell’Antica Spiaggia con il percorso fino a Villa dei Papiri, ultimi siti per i quali sono in atto restauri e lavori di ripristino. Tra 2009 e 2010, inoltre, la Casa Sannitica e le Terme Suburbane sono state completamente restaurate e riaperte al pubblico.
Il Decumano Massimo è quindi solo l’ultima tappa di un’importante sinergia tra pubblico e privato, fondi economici e studiosi, tecnici e cultori che hanno reso possibile il recupero di ambienti ormai logorati da infiltrazioni d’acqua e mura dalle pitture scrostate, aree in cui rinforzi di calce riempiranno buche vuote e allontaneranno il pericolo di crolli.
Impegnati in un percorso didattico con i compagni di classe, due piccoli alunni hanno tagliato il nastro alla presenza di numerosi testimoni d’eccezione: sono intervenuti alla presentazione il sindaco di Ercolano Vincenzo Strazzullo, la direttrice degli Scavi di Ercolano Maria Paola Guidobaldi, Teresa Cinquantaquattro soprintendente per l’area archeologica di Napoli e Pompei, il direttore generale per i Beni Archeologici del Ministero Stefano De Caro, la project manager Sara Thompson, Luigi Malnati direttore generale per le Antichità del Mibac e Andrew Wallace-Hadrill direttore scientifico dell’ Herculaneum Conservation Project.
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