CNR%3A+i+rifiuti+inquinano+il+latte+materno
vesuviusit
/2011/04/17/cnr-i-rifiuti-inquinano-il-latte-materno/amp/
Categories: News

CNR: i rifiuti inquinano il latte materno

La Regione Campania, in collaborazione con il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) e con l’Istituto Superiore della Sanità, si è fatta promotrice di uno studio finalizzato a verificare la presenza di diossina e di metalli pesanti nel sangue ma, soprattutto, nel latte materno della popolazione napoletana e casertana. La ricerca ha coinvolto un campione di 780 persone, cui è stato effettuato un prelievo di sangue, e un gruppo di 50 donne che hanno accettato di far analizzare il proprio latte. I risultati della ricerca Sebiorec (Studio Epidemiologico di Biomonitoraggio della Regione Campania) hanno evidenziato che gli agenti contaminanti presenti nel sangue e nel latte materno della popolazione campana non superano i livelli consentiti. Tuttavia le persone residenti nelle zone limitrofe ai siti di abbandono dei rifiuti presentano, nel loro organismo, livelli più elevati di diossina e metalli pesanti. In particolare, nel sangue dei cittadini napoletani è stata riscontrata una quantità di arsenico superiore rispetto a quella rilevata nel campione di Caserta.

Uno studio finalizzato, quindi, a comprendere se il livello di contaminazione del territorio campano abbia effettivamente aumentato il rischio della popolazione di ammalarsi. I dati sono in parte confortanti: non è ancora stata rilevata una “sovraesposizione” agli agenti inquinanti. Non si può trascurare, tuttavia, la correlazione positiva emersa tra parametri maggiori e zona di residenza, un dato che mostra chiaramente le conseguenze che l’attuale politica di smaltimento dei rifiuti comporta per la popolazione.

I dati emersi ci restituiscono una situazione ancora gestibile nel presente, ma ci lasciano dubbiosi per il futuro: cosa potrebbe accadere se l’esposizione a questi agenti contaminanti dovesse durare nel tempo e tra quanto tempo le cose potrebbero diventare davvero pericolose per la salute dei cittadini non ci è dato sapere.

Questa ricerca potrebbe, dunque, essere veramente utile non solo per avere informazioni importanti sull’attuale portata del fenomeno, ma per pianificare programmi di intervento specifici e strutturati per migliorare le condizioni ambientali del nostro territorio. Intanto, il consigliere per la Sanità della Regione Campania, Calabrò, rassicura tutti, mamme in primis.

Valeria Fiorenza Perris

Recent Posts

Assicurazione auto: ecco le garanzie accessorie più richieste dagli italiani

Quando si tratta di assicurazione auto, la sicurezza non è mai troppa, tanto che alla…

11 mesi ago

Test Visivo: Quanti Cani vedi nella foto? Hai 30 secondi per essere un genio!

Guarda attentamente questa immagine, quanti cani vedi? Questo test ti aprirà la mente e ti…

2 anni ago

Batterie al sale marino: 4 volte la capacità di quelle al litio

Tutti quotidianamente utilizzano un buon numero di batterie, da quelle al litio che si trovano…

2 anni ago

Tim, la nuova promozione è imperdibile: a quali utenti è rivolta

L'operatore Tim offre una nuova ed imperdibile promozione della durata di tre mesi, tutto quello…

2 anni ago

Assegno unico per i figli, nuove tempistiche e importi: quali sono i cambiamenti

Nuovi importi e tempistiche diverse nel 2023 in merito all'assegno unico per i figli, tutto…

2 anni ago

Conchiglioni ripieni al forno: un primo piatto sfizioso per la vigilia di Capodanno

I conchiglioni ripieni al forno sono molto semplici da preparare, con il loro invitante aspetto…

2 anni ago