Torna la faida a Secondigliano: è morto ieri sera in un agguato Antonello Faiello, 29 anni, elemento di spicco del clan Di Lauro. Poco prima delle 21, in Corso Italia, l’uomo era in sella ad una moto Honda Transalp con Luigi De Lucia, 35 anni, un altro pregiudicato legato allo stesso clan. I due sono stati raggiunti da alcuni proiettili: Faiello è morto sul colpo mentre De Lucia ha riportato ferite alla spalla e all’inguine e non sarebbe in pericolo di vita. Le indagini sono seguite dal comando provinciale dei carabinieri del colonnello Mario Cinque e dal reparto operativo guidato da Giancarlo Scafuri. Si cerca di far luce proprio sulle nuove ‘leve’ del clan Di Lauro, giovani che al momento gestiscono insieme ai ‘veterani’ macro organizzazioni di stampo camorristico al cui interno è possibile trovare di tutto: dalle estorsioni ai commercianti, alle calcio scommesse organizzate in un bar di Secondigliano.
Il ventinovenne Antonio Faiello era considerato un emergente della camorra, in particolare del clan Di Lauro. Era uscito pochi giorni fa dal carcere, indagato per associazione a delinquere di tipo mafioso, traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e porto abusivo di armi da fuoco aggravato dal metodo mafioso, favoreggiamento alla latitanza di Marco Di Lauro, attuale capo del clan. Lo scorso dicembre era stato arrestato a Catanzaro, dove si era recato per una visita al penitenziario di Siano, dov’era rinchiuso il padre. I carabinieri riuscirono a scoprire del suo viaggio organizzato per la Calabria, così, anziché arrestarlo a Napoli, preferirono attenderlo direttamente nello stesso penitenziario in cui si stava recando di sua volontà.
L’altra persona che era a bordo della moto Honda, ieri sera, è Luigi De Lucia, legato allo stesso clan di cui faceva parte Faiello per un legame di parentela con uno dei più spietati killer dei Di Lauro: Ugo De Lucia, all’ergastolo per l’omicidio di Mina Verde, 22enne carbonizzata e poi uccisa.