Scarcerato il boss Caiazzo, considerato capoclan del vomerese

antonio caiazzo Ritorna libero Antonio Caiazzo, il superboss del Vomero arrestato, l’ultima volta, a fine marzo. Il Riesame ha accolto la richiesta degli avvocati Vittorio Trupiano e Lelio Della Pietra che chiedevano la scarcerazione di Caiazzo, rinchiuso a Novara dopo aver prestato servizio presso una casa lavoro di Sulmona. Proprio da qui, lo scorso 25 marzo, era stato chiesto l’arresto per il boss perché considerato “troppo pericoloso” per i lavori sociali. Dal carcere di Novara alla casa lavoro di Sulmona e ritorno, perché i giudici avevano tenuto conto dell’estrema pericolosità di Caiazzo, noto come il superboss del vomerese per il coinvolgimento in faide senza fine tra clan e omicidi vari, tra cui quello di una persona totalmente estranea ai fatti: Silvia Ruotolo, mamma del Vomero uccisa nei pressi di piazza Medaglie d’Oro in pieno giorno. Il boss ha lasciato il carcare di Novara questa mattina. Era il giugno del 2007 quando Antonio Caiazzo veniva trasferito per la prima volta a Sulmona, per prestare servizio in una casa lavoro. Questa la condanna, unitamente ad un anno di libertà vigilata. Durante tutti gli anni ’90 la poco gloriosa escalation di Caiazzo al controllo del vomerese sarà intervallata da numerosi omicidi. Decine i morti ammazzati, così come le faide tra i clan rivali. L’uccisione della Ruotolo nel 1997 sarà ricordata come la strage dell’Arenella, avvenuta in un’affollata piazza del vomerese in pieno giorno: la donna aveva appena prelevato il figlio da scuola. Varie, poi, le denunce per spaccio di sostanze stupefacenti ed estorsione ai danni dei commercianti della zona.

carabinieri

Caiazzo lascia dopo qualche settimana il carcere di Novara, dov’era detenuto in regime di 41 bis. Vi era ritornato perché ritenuto troppo pericoloso per essere condannato solo ai lavori sociali. Non è ancora possibile sapere con certezza in base a quale criterio, solo tre settimane dopo, colui che è ancora considerato il superboss del collinare è ora a piede libero.

Gestione cookie