L’arrivo dei carabinieri ha placato le acque. Questi hanno identificato l’aggressore e raccolto la denuncia degli aggrediti, i quali erano stati prima portati all’ospedale Loreto Mare, dove hanno ricevuto cure per le ferite, giudicate guaribili in sette giorni. Di certo quella di sabato scorso non è stata la prima aggressione verbale da parte dei residenti del quartiere, situato nelle vicinanze di via Benedetto Croce e del Monastero di Santa Chiara. Il presidente di Arcigay Napoli, Fabrizio Sorbara, ha spiegato che “le forze dell’ordine si sono dimostrate attente al problema e ci hanno garantito che il presidio all’esterno della nostra sede sarà aumentato per evitare il ripetersi di certi episodi. Noi non facciamo mai caos, non c’è musica e mai si è verificato un grande assembramento, non ci sono motivi per l’odio mostrato verso di noi, l’unica spiegazione è l’omofobia”.
Dall’aggressione subìta, infatti, non vi sono state gravi conseguenze fisiche, ma “una ferita difficile da sanare”, continua il presidente, “quella del faccia a faccia con il mondo dell’omofobia”.
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