Chiamata la polizia, non è stato possibile calmare il ragazzo, che non ha esitato ad aizzarsi anche contro le forze dell’ordine. Una volta portato in caserma, continuava a richiedere l’arma sequestrata, richiesta, naturalmente, non eseguita. Sembra che la pistola sia stata data al ragazzino proprio dal padre: “E’ un suo regalo, un suo ricordo”. All’arrivo della madre, i carabinieri sono riusciti a ricostruire il retroscena. Come ammetterà la stessa mamma dell’undicenne, la pistola a salve era un regalo del papà, il quale, prima di finire in carcere, aveva lasciato la moglie per andare a vivere con un’altra donna. Vista la giovanissima età, l’agguerrito alunno è stato affidato alla madre.
L’istituto, situato in via Poli, è stato teatro di una lunga serie di atti scellerati a opera delle baby gang. L’ultimo risale allo scorso 3 aprile, quando cinque minorenni sono stati denunciati per aver infranto alcuni vetri con dei sassi.
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