Risale al 1527 l’istituzione della Cappella del Tesoro di San Gennaro. Il popolo napoletano volle un luogo per custodire tutte le reliquie in dono al Santo Patrono, cui avevano chiesto un voto per le contemporanee vicende della guerra tra Spagna e Francia, combattuta soprattutto all’interno del Regno di Napoli, per affermarvi il predominio, e della terribile pestilenza che nello stesso anno sconvolse la città.
Tra le opere che per la prima volta saranno a disposizione del pubblico, dal 9 al 12 giugno prossimo, i gioielli già esposti nelle sale del Museo del Tesoro e alcune tele di Luca Giordano. Per l’occasione si assisterà, poi, alla riapertura di alcuni luoghi storici della zona, come l’antica Porta del Duomo.
Il Tesoro di San Gennaro è tra le più antiche ed esclusive ricchezze del mondo, un insieme di doni dall’alto valore che non ha subito alcun tipo di razzia né di rapina in tutti questi secoli.
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