Si sa, la fantasia dei Napoletani non ha confini nè mezze misure ed è per questo che un fenomeno politico e mediatico come il Rubygate non poteva non passare inosservato. Oltre ovviamente alle prossime statuine che saranno di sicuro presenti sui presepi di San Gregorio Armeno, anche la nuova Smorfia napoletana ha inserito al proprio interno i nomi del Premier e della sua “preferita” Ruby Rubacuori, fornendo un terno secco sulla ruota di turno. 44: l’escort o la bella figliola che dir si voglia; 90: le intercettazioni telefoniche; 72: i giudici riuniti per esaminare il caso. Questi i numeri scelti da Giuseppe Romeo Di Luca che, dopo un lungo silenzio, ripropone nelle librerie di tutta Italia la nuova “Smorfia del gioco e del lotto” pubblicata dalla casa editrice Binderi. La formula della Smorfia è, ovviamente sempre la stessa, con le classiche tavole e regole legate alla Cabala, con però l’aggiunta di un elenco di nomi comuni per tenere meglio il passo coi tempi. Escort, bancomat, Facebook, leghista, reality show, cassaintegrato, iPhone, paparazzo: sono solo alcuni dei nuovi termini che troveremo all’interno del volume, così in questo modo, se sognate di essere un cassaintegrato ( e speriamo che lo sogniate soltanto…) saprete quali sono i numeri giusti da giocare per la vostra potenziale vincita.
la Smorfia rappresenta una delle tipicità del popolo Napoletano, una tradizione di interpretazione dei sogni che affonda le radici in un passato ancora da scoprire con certezza, ma che, probabilmente, deriva dalla Cabala ebraica riadattata con spirito più personalistico una volta arrivata nella nostra terra, partendo già dal nome stesso “smorfia”, che, a quanto alcuni autori sostengono, deriverebbe dalla storpiatura del nome di Morfeo, il dio del sonno.
Ad ogni modo ciò che invece non resta solo nell’immaginario onirico è la passione e la quasi fede che i Napoletani hanno nella Smorfia e nella consapevolezza che sognare, in una città così bistrattata, è ancora possibile.