Il teatro Tin, anche oggi (il primo appuntamento è stato ieri), proporrà alla sua platea lo
spettacolo di Aurora Giglio “A Tiempo antico”, della
rassegna “Se sono donne fioriranno”. Lo spettacolo ripercorrerà magistralmente le esistenze avventurose di
quattro primedonne della
canzone napoletana degli inizi del Novecento.
Quattro figlie di napoli -Elvira Donnarumma, Ria Rosa, Gilda Mignonette e la sciantosa Ersilia Samperi- rivivranno, grazie alla sublime voce di Aurora Giglio, con le canzoni che le hanno condotte all’ apice del successo. L’ appassionata interprete Aurora Giglio, da sempre immersa nello studio dell’antica arte della “posteggia”, è divenuta a pieno titolo l’ultima esponente femminile di questa grande tradizione musicale. Lo spettacolo nasce grazie al progetto di recupero di Pietro Gargano, giornalista , studioso e autore della Nuova Enciclopedia Illustrata della Canzone Napoletana. Il progetto consiste nel proporre le canzoni di Napoli, alcune famose ed altre meno, come venivano eseguite durante la vera “Posteggia”, antica forma di spettacolo estemporaneo e conviviale , molto presente nella Napoli di fine Ottocento.
Sublime è l’atmosfera, l’alchimia scaturita dall’ incontro tra musicisti e cantanti che dettano il carattere di quello che oggi potrebbe essere definito un mini-show. L’esecuzione, ricca di sfumature interpretative o a voce piena, richiama l’atteggiamento vocale tipico dei veri custodi dell’ arte canora del Novecento. Il repertorio spazia dal melodico al “macchiettistico”, mentre l’accompagnamento richiama l’ antica tecnica di improvvisazione verticale dei “Prufessure ‘e cuncertino”, i quali cambiavano frequentemente i giri armonici delle centinaia di canzoni memorizzate ad un solo cenno del capo o ricorrendo a precisi termini della “parlesia“, linguaggio segreto e inaccessibile “ai comuni” musicanti.
Questo spettaolo è un atto d’amore per Napoli e l’arte della “Posteggia” cui Aurora Giglio si è dedicata da anni con grande professionalità e dedizione. Tra i brani approfonditi e studiati dall’interprete vi è anche l’introvabile “Vocca addurosa” musicata per Elvira Donnarumma da un innamorato pianista.
Per info e prenotazioni: 3384731271 – teatroinstabile@hotmail.it
Teatro Tin (Teatro Instabile Napoli) Vico Purgatorio ad Arco, 38
Dario AlojaNato a Napoli, nel 1982, nel quartiere "Arenella", a metà strada tra il centro storico e la moderna zona collinare, Dario Aloja vive, da subito, le forti contraddizioni di una città divisa tra le nostalgie di un passato di capitale europea e un presente di metropoli labirintica, che ingoia sogni e speranze delle nuove generazioni.
Come tanti giovani del terzo millennio, Dario avverte l'abisso che divide l'odierno modello capitalistico, che mondializza i totem tecnologici di una società alienante e disumanizzante, e le ragioni del cuore, il bisogno di gridare al mondo le esperienze del proprio vissuto, le emozioni dell'incontro con "l'altra metà del cielo".
E questo magma incandescente di pulsioni, stati d'animo, sentimenti, affiora in superficie, diventa sfogo lirico, si fa "Pelle Libera".