In arrivo il Maggio dei monumenti, ma il programma risulta alquanto scarno. Un maggio senza monumenti, denunciano a Palazzo San Giacomo, in quanto si è a corto di fondi per rinvigorire la diciassettesima edizione dell’importante kermesse napoletana. L’assessore comunale al Turismo di Palazzo San Giacomo, Graziella Pagano, infatti, denuncia: “Abbiamo tentato un accordo con la Regione, prendendo contatti con l’assessore De Mita, ma non abbiamo mai avuto risposta. La Regione ci ha lasciati soli e così il Comune va avanti con le sue forze e le sue possibilità, ma non c’è un programma regionale, né ci sono fondi”. Si tratterà, pertanto, di un programma minore rispetto agli altri anni, “inseriremo tutte le iniziative delle associazioni che vorranno prendere parte al Maggio dei monumenti”, spiega ancora l’assessore Pagano, “il fil rouge delle manifestazioni di quest’anno sarà la musica della città, da quella colta alla popolare”.
Se non altro, quest’anno Il Maggio a Napoli comincia ad Aprile, come recita lo slogan. La tradizionale rassegna artistica, infatti, avrà inizio il 22 aprile per concludersi il 29 maggio. Ogni weekend sarà dedicato a spettacoli, visite guidate gratuite, varie rassegne musicali e cinematografiche. Tre gli itinerari scelti: Emozioni Napoli, sotto la direzione artistica di Giulio Baffi; Arte della Felicità, di Luciano Stella e Francesca Mauro; Giornata mondiale della danza, sotto la direzione artistica di Gabriella Stazio, iniziativa che, a dispetto del titolo, quest’anno durerà per il mese intero. Le tre micro rassegne saranno arricchite da concerti, performances e spettacoli, nonché visite al museo Pan, al Maschio Angioiono, alla chiesa di San Severo al Pendino e altro ancora.
“Quest’anno abbiamo voluto espandere il Maggio anche in virtù della vicinanza alla Pasqua“, ha spiegato ancora l’assessore Pagano, “il nostro principale appuntamento con la valorizzazione del patrimonio artistico e museale comincia una settimana prima e saprà accogliere al meglio i tanti turisti che, nonostante le difficoltà che a volte Napoli attraversa, mostrano comunque di apprezzare l’enorme offerta d’arte, storia, monumenti, enogastronomia che solo Napoli sa dare”.