Mistero Buffo è una di quelle opere teatrali delle quali, almeno una volta nella vita, si è sentito inevitabilmente parlare. Opera magistrale del Premio Nobel Dario Fo, è liberamente ispirata, nei modi e negli stili, al grande Teatro della Commedia dell’Arte e, ad oggi, ha collezionato oltre cinquemila diverse rappresentazioni diffondendosi a macchia d’olio in tutto il mondo. Messa in scena la prima volta nell’ormai “lontano” 1969, è costituito da una serie di monologhi che descrivono diversi argomenti di stampo biblico, estrapolati prettamente da vangeli apocrifi e racconti popolari sulla vita di Gesù. Particolarità di questa opera, ennesima ma non unica, è la lingua adottata, il Grammelot: inventata di sana pianta dal giullare del teatro Fo, è un insieme di suoni onomatopeici mischiato con sapienza con vari dialetti del Nord Italia.
Paolo Rossi, formatosi proprio con il grande Maestro, ripropone anche a Napoli la sua versione “pop” di Mistero Buffo, dove per pop si intende popolare, quindi realizzata con la volontà di coinvolgere il pubblico attualizzando i monologhi originari nel contesto sociale odierno. Uno spettacolo che merita senza dubbio di essere visto, realizzato con la partecipazione della Compagnia del Teatro Popolare in collaborazione con Fondazione Giorgio Gaber. Le musiche sono eseguite dal vivo da Emanuele Dell’Aquila.
Come lo stesso Paolo Rossi sostiene “Il Mistero Buffo di Dario Fo, nella nostra umile versione pop, è un omaggio al maestro” e “lui per primo ci ha insegnato che rubare in teatro è cosa buona, copiare è da coglioni”. Quindi una rielaborazione personale dell’artista, conclamato Pierino “cattivo” del teatro italiano, che con la sua irriverenza cronica porterà sul palco la realtà dei nostri giorni, in parallelo con un tempo trapassato, fatto di storie e religione, sacralità e dissacrazione pura.
Mistero Buffo di Dario Fo (ps: nell’umile versione pop) interpretato dal “giullare” Paolo Rossi, sarà in scena al Teatro Bellini di Napoli da martedì 5 aprile a domenica 10 aprile 2011.