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L’emergenza rifiuti blocca il turismo: alberghi vuoti e musei disertati dai visitatori

Per Napoli, devastata dall’emergenza rifiuti, è l’ora dei bilanci. Questa volta è il Ministero per i Beni Culturali a tirare le somme: dal 2003, anno in cui si è raggiunto il record di presenze di  turisti nella nostra regione, i principali musei napoletani versano in una profonda crisi. In questi ultimi otto anni, infatti, si è registrato un calo di circa duecentomila turisti. Un dato impressionante se si pensa che la nostra città può vantare uno tra i patrimoni artistici più significativi d’Italia, per non parlare delle testimonianze storiche, delle bellezze paesaggistiche e delle tradizioni napoletane che attirano da sempre flussi di visitatori da tutto il mondo. Questo crollo verticale del turismo a Napoli è, senza dubbio, una conseguenza delle condizioni in cui versa la nostra città, ancora una volta sommersa dai rifiuti: sono 1600 le tonnellate di spazzatura che infestano le nostre strade, senza considerare la provincia. Il danno all’immagine è evidente, come pure le difficoltà pratiche di un turista costretto a passeggiare tra i rifiuti. I tesori custoditi nei nostri musei, le nostre chiese, i nostri palazzi, i castelli, i documenti della stratificazione storica, la tradizione presepiale, ma anche gli stessi vicoli e gli importantissimi siti archeologici che costellano l’interland  napoletano sono solo alcuni dei motivi per cui Napoli meriterebbe di essere visitata almeno una volta nella vita. Eppure, solo nell’ultimo anno, sono stati staccati circa 31mila biglietti in meno per visitare il Museo Archeologico Nazionale, il Museo di Capodimonte ed il Palazzo Reale. Questa profonda crisi, però, non coinvolge solo i musei: gli alberghi sono semivuoti. Le prenotazioni sono scarse o, nella maggior parte dei casi, vengono disdette. La Federalberghi di Napoli lancia l’allarme: l’emergenza rifiuti rischia di influire negativamente sulle attività turistiche delle feste di Pasqua, uno dei periodi di punta del nostro turismo, come di quello internazionale. Proprio per tentare di ovviare alla crisi, l’EPT (Ente Provinciale del Turismo) si è fatto promotore di un’iniziativa denominata “Easy Napoli”: i turisti che intendono trascorrere il week end di Pasqua nel capoluogo campano avranno diritto ad una serie di agevolazioni  economiche, pari a circa 50 euro, sui trasporti pubblici, sui taxi e sui ticket museali.

Valeria Fiorenza Perris

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