Piazza Dante: work in progress. Sembrerebbe l’ennesimo slogan da scorribanda, ma invece è la realtà della situazione attuale: fra qualche giorno (almeno si spera) prenderanno il via i lavori di restauro e pulizia alla bistrattata statua del sommo poeta Dante, vittima, oltre che del classico vandalismo naturalmente radicato in chi di arte non ne capisce assolutamente nulla, anche degli agenti atmosferici e dello smog. Il Comune ha da pochissimo stipulato un contratto di sponsorizzazione dei ponteggi grazie al quale l’opera verrà riportata al suo splendore originario senza che la Municipalità spenda un solo euro: una soluzione intelligente, soprattutto considerando le già intaccate finanze della città. Ma i lavori non si fermano qui: infatti nei giorni scorsi sul Convitto Vittorio Emanuele è apparsa un’orribile scritta che inneggiava “viva il brigantaggio“, con forte evidenza un messaggio contro i festeggiamenti dei 150 anni dell’Unità d’Italia, ma che poteva essere espresso in maniera differente e non con vernice spray su di un monumento storico!
In soccorso a questa nuova situazione è arrivato l’architetto Oreste Albarano proponendo se stesso e un team di esperti restauratori volontari per la pulizia gratuita e tempestiva dello scempio su quello che fu il Foro Carolino di epoca borbonica. Albarano, che vive e lavora a Roma presso il Ministero dei Beni Culturali, appena appresa la notizia dell’ennesimo scempio compiuto a danno di un monumento cittadino, ha subito telefonato alla Soprintendenza di Napoli per offrire pronta e utile soluzione.
Lo stesso architetto ha poi tenuto a precisare: “Sono un sostenitore delle idee revisioniste sull’Unità d’Italia ma questo non potrà mai giustificare un atto teppistico come quello che s’è verificato al Foro Carolino” utilizzando, non a caso, il nome originario della struttura d’epoca borbonica.
Nei prossimi giorni dovrebbero quindi iniziare i lavori di pulizia, sperando che quest’esempio di amore per la propria città sia modello e monito per tutti i cittadini.