Mercoledì 30 marzo R
aphael Gualazzi porterà la sua musica a Napoli. Il cantante, infatti, terrà un concerto al Teatro Bellini, in via Conte di Ruvo 14, alle ore 21.00. Il costo dei biglietti, in vendita on-line direttamente dal sito del teatro, varia dai 16 ai 30 euro. Anche questo giovane artista, classe 1981, fa parte della Sugar, l’etichetta discografica gestita da Caterina Caselli, che si conferma un’abilissima talent scout: a lei, infatti, devono il successo artisti del calibro di Elisa, dei Negramaro e di Malika Ayane. Dopo anni di gavetta, Raphael Gualazzi quest’anno si è rivelato al grande pubblico vincendo Sanremo Giovani, ma questo è solo uno dei premi ricevuti al Festival: il cantante ha vinto, infatti, anche il premio della Critica Mia Martini, il premio Assomusica per la migliore performance live nella sezione Giovani ed il premio conferito ogni anno dalla Sala Stampa Radio e Tv. Un successo strameritato, quindi, per Gualazzi che mette d’accordo pubblico e critica: già prima dell’esperienza a Sanremo la sua versione di “Don’t stop”, una celebre canzone dei Fleetwood Mac, era stata scelta da Eni per i suoi spot televisivi. Adesso il brano vincitore del Festival “Follie d’amore”, nella sua versione inglese, fa già parte della soundtrack di Manuale d’amore 3 e “Reality and fantasy”, un altro pezzo contenuto nel disco, sarà la colonna sonora di alcuni spot della Fiat.
La musica di Raphael Gualazzi fonde Blues, Soul e Jazz, senza mai tralasciare il tocco unico ed inconfondibile dell’artista che rende personalissima ogni sua interpretazione. È proprio il suo talento che gli ha permesso di calcare moltissimi palcoscenici importanti d’Italia, ma anche all’estero: il cantante, nonostante la sua giovane età, ha avuto la possibilità di suonare in Inghilterra e nel New England durante la manifestazione “The History and Mystery of Jazz” e al Louvre di Parigi.
Un evento da non perdere, quindi, quello che porterà, qui nella nostra città, quest’artista emergente di cui senza dubbio sentiremo molto parlare in futuro.
