Per l’assessore all’Igiene Giacomelli, l’emergenza rifiuti odierna potrebbe superare quella di Natale scorso. In termini di quantità di sacchetti attualmente in strada e di difficoltà nello smaltimento: al momento sarebbero 1220 le tonnellate tra cui i napoletani fanno slalom, anche nelle principali vie del centro, mentre non si segnalano scenari tragici, finora, in provincia.
Due i motivi principali di tale nuova crisi: la chiusura temporanea della discarica di Chiaiano, che dovrebbe tornare operativa tra qualche giorno, e la difficoltà, da parte di altri impianti, nell’accogliere ingenti quantitativi di rifiuti come quelli inviati ieri da Napoli. L’assessore Giacomelli si dice preoccupato e sente, più di altri momenti, lo spettro della crisi natalizia: tra la vigilia di Natale e Santo Stefano, su Calata Capodichino fu necessario, addirittura, l’intervento dei militari, per non parlare del turismo in picchiata. “La situazione è molto preoccupante”, ha affermato, “ieri la città ha smaltito meno di quanto produce in un giorno”.
Se in Regione parlano, seppur si dichiari lo stato di emergenza, di cifre minori rispetto alle 1220 tonnellate di cui ci informa l’assessore, l’emergenza è ancor più notevole in virtù delle difficoltà riscontrate quando ci si è prodigati per vie alternative. L’invio di 100 tonnellate di sacchetti avvenuto ieri a Battipaglia non ha avuto un buon esito: i nove compattatori sono tornati indietro. Così come capitato a Giugliano, dove su 500 tonnellate di rifiuti, l’impianto è riuscito ad accoglierne solo 385. Pertanto, “se non si fa ripartire l’impianto di Chiaiano, fermo da un paio di mesi, c’è il rischio nei prossimi giorni di un’emergenza ancora più grave di quella di Natale”, conclude. Per ora l’assessore ha invitato i cittadini a proseguire, o iniziare del tutto, la raccolta differenziata, e a non lasciare in strada rifiuti ingombranti, se non secondo procedure legali e che rispettino, per quanto possibile, l’ambiente.
I commenti sono chiusi.