Due medici partenopei, il Dott. Marco Moraci, chirurgo plastico, e il Professor Alfonso Barbarisi, direttore del Laboratorio di Biotecnologie applicate alle Scienze Medico-Chirurgiche della Seconda Universita’ di Napoli, hanno messo a punto una cura innovativa per le ulcere diabetiche piu’ difficili.
Il Dott. Moraci ha verificato in laboratorio la capacità delle cellule staminali da grasso di autodifferenziarsi in osteoblasti quando sono messe su una matrice simile all’osso. Per verificare una tecnica chirurgica innovativa sono stati selezionati due pazienti affetti da ulcere diabetiche difficili. E’ stato effettuato un prelievo di grasso dall’ addome con un nuovo macchinario americano che ha estratto un cocktail di precursori cellulari: cellule staminali pluripotenti fibroblast-like, precursori staminalici endoteliali, precursori staminalici muscolari. Il cocktail di precursori staminalici è stato trapiantato con delle microcannule sulle zone da trattare: dopo pochi giorni si è registrato un notevole miglioramento del quadro clinico delle ulcere che non guarivano da anni con le cure tradizionali.
Secondo gli studi condotti dai due medici napoletani la nuova metodica può essere utilizzata anche in chirurgia ricostruttiva post-oncologica, come quella mammaria, per esiti di mastectomie o di qualsiasi intervento demolitivo della mammella. Il Dott. Moraci ha sottolineato come il trapianto delle cellule staminali potrebbe essere utilizzato in tutti i casi in cui il nostro corpo è andato incontro a perdite di sostanza come, ad esempio, le ulcere degli arti inferiori.