Il maltempo persiste causando la rovina di una storica villa di epoca borbonica a Portici.
Il crollo della facciata di una dimora appartenuta alla principessa Lauro Lancellotti è avvenuto nel pomeriggio di ieri, intorno alle 16.
Un grande boato e spavento generale, ma nessuna vittima o ferito: l’area era transennata da tempo.
Ragione, questa, per pensare che non siano state solo le sfavorevoli condizioni meteorologiche a causare il crollo, bensì l’incuria con cui era tenuta la storica dimora sita in corso Garibaldi, una delle vie più trafficate del centro.
Su due automobili, un gran cumulo di macerie.
Nella zona del Miglio d’oro, area costiera che confina sia con Portici, sia con il vicino comune vesuviano di Torre del Greco, Villa Lancellotti è solo una delle tante bellezze settecentesche.
Ridotta a rudere dagli anni Novanta, quando l’ultima erede, Natalia Lancellotti, si allontanò dalla cittadina, il palazzo era stato rovinato da vandali e ladri.
All’interno vi sono ancora dipinti rilevanti, oltre ad un chiostro che presenta quattro fornici e statue. Vi è anche una grande scala da cui era possibile la discesa a mare.
Il crollo della facciata ricorda quanto avviene da qualche mese a questa parte alle meraviglie di Pompei, perla del vesuviano in rovina, soprattutto in relazione alla stagione delle grandi piogge. Ma, come per la Villa della principessa, anche in questo caso il maltempo non è indicato come causa scatenante del degrado: è la cattiva gestione del patrimonio artistico a rendere maggiormente insicure le zone archeologiche.
Intorno all’area in cui sorge il palazzo vi erano transenne con cui veniva interdetto il traffico e il passaggio delle persone, ma la misura restrittiva serviva a scongiurare vittime fisiche, non strutturali, come abbiamo potuto costatare.
Costruita nel 1776 e pericolante dal 2006, aveva subito solo la tompagnatura di porte e finestre.
Il passo successivo, mai portato a termine dalle amministrazioni, avrebbe riguardato la riqualificazione del territorio, con la trasformazione della Villa a zona di interesse pubblico e l’eventuale costruzione di un centro di formazione per giovani laureati.
I commenti sono chiusi.