I tagli alla funicolare di Napoli e alla linea 6 della metropolitana sono giustificati dalla carenza di passeggeri: dopo le 23, solo una media di 50 persone ne usufruisce.
È quanto spiega Antonietta Sannino, amministratore delegato di Metronapoli, che ha voluto chiarire la vicenda relativa ai tagli in vista dell’apertura della linea metropolitana Dante – Bovio.
In primis, viene spiegato il motivo per cui la funicolare centrale, che collega piazza Augusteo al Vomero, concluderà il servizio alle 23 di sera, invece che alle 0.30: “Si tratta di una scelta dolorosa ma necessaria. Il numero degli utenti che dalle 23 alle 0.30 utilizza la funicolare centrale, dal mercoledì alla domenica non supera le 150 unità rispetto ai 25mila passeggeri trasportati al giorno, con un picco sabato, quando si sale a 400. Per quella di Chiaia, invece, il numero di trasportati è di circa 50 persone, che passano a 100 il sabato, su 10mila trasportati al giorno”.
In merito alla linea 6, che dopo la momentanea chiusura si appresta ad una riduzione delle corse concludendo il suo servizio alle 14.30 invece che alle 21.30: “con i suoi circa mille utenti trasportati, al momento non risulta un’efficace alternativa ad un’offerta di mobilità in un’area già ricca e ben strutturata”.
I treni di questa stazione, infatti, collegano Mergellina a Fuorigrotta, allo stesso modo in cui fanno già autobus, metropolitane e cumane. Una tratta inefficace, per la quale i tagli serviranno a ridurre gli sprechi e a far sì che gli attuali dipendenti migrino verso altre rotte, ovvero verso la metro Dante – Bovio di prossima apertura.
“Diverso sarà il discorso quando la linea 6 giungerà fino a Piazza Municipio”, precisa la Sannino, sottolineando che la riduzione della linea è solo temporanea, in attesa di nuovi sviluppi.
Il delegato di Metronapoli, però, non si dice affatto entusiasta delle modifiche, bensì esprime la sua critica nei confronti delle istituzioni: “Siamo passati da 250mila spostamenti al giorno a Napoli agli oltre 800mila attuali e a 1.500.000 nell’intera regione. Finora si è sempre investito, nel trasporto pubblico, come volano di sviluppo della città. Ora, però, lo scenario è cambiato e ai politici va rivolta una domanda che sta a cuore a tutti, vogliamo mantenere e migliorare i risultati straordinari raggiunti o perdere tutto quello di buono ed importante è stato fatto in questi anni?”.
A tal proposito si ricorda la stangata dei prezzi di biglietti sia per autobus, sia per metropolitane stesse. Insomma, un periodo tormentato per i viaggiatori e gli addetti ai lavori.
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