In un momento di forte concitazione politica le sale di Palazzo San Giacomo sono state danneggiate da un furto degno dei migliori colpi di Arsenio Lupin. Dalla stanza del sindaco di Napoli, infatti, è stata trafugata una tela del Seicento di Luca Giordano, sostituita da un falso. Il dipinto rubato raffigura la “Beatificazione di San Nicola” ed è un “gioiellino” immortalato in molte immagini istituzionali, facendo bella mostra di sé laddove il sindaco è fotografato nel suo studio al secondo piano.
Rosa Russo Iervolino ha reso dichiarazione dell’ avvenuta sostituzione della tela solo il due marzo, giorno delle dimissioni dei trentuno consiglieri. Pur nel clima di imminente abbandono delle sale alcuni assessori esperti d’ arte concentrarono la loro attezione sul dipinto alla parete notando differenze tali da far pensare ad un falso. Secondo una nota diffusa da Palazzo San Giacomo il furto risalirebbe al tre gennaio, come risulta dalla denuncia presentata alla questura di Napoli. Gli inquirenti dichiarano che il ladro, per riuscire a mettere a segno l’ elaborato colpo, ha dovuto necessariamente servirsi di una “talpa” interna a Palazzo San Giacomo. Contrariamente a quanto affermato dal Mattino non risultano mancanti i pastori del settecento che, secondo indiscrezioni, non sarebbero mai stati nella stanza del sindaco.
E’ stato sottratto, inoltre, alla segreteria di Palazzo San Giacomo anche il “Paesaggio Bomerano” di Gennaro Villani. La polizia scientifica ha immediatamente eseguito i rilievi utili all’identificazione dell’autore del furto mentre al nucleo tutela patrimonio culturale dei carabinieri sono affidate indagini mirate e specifiche.
I commenti sono chiusi.