I carabinieri della Compagnia di Castello di Cisterna, oltre ad aver eseguito materialmente le ordinanze di custodia cautelare, hanno evidenziato durante il lavoro investigativo come i tre indagati avessero falsificato documentazioni relative a undici pratiche di invalidità civile presentate ad Acerra, Pomigliano d’Arco, Casalnuovo di Napoli e Brusciano. La truffa, basata sulla possibilità di sorpassare l’esame della commissione medica di prima istanza sia all’ Asl che all’ Inps, riusciva a far ottenere facilmente il riconoscimento dell’ invalidità ai soggetti prescelti, mentre i danni causati all’ erario ammonterebbero a circa 60mila euro.
Gli inquirenti hanno scoperto che i tre arrestati, tra cui il padre di Salvatore Alajo, curavano le pratiche in ogni fase, fino ad arrivare all’ Ufficio invalidi civili di Brusciano, dove sono stati falsificati documenti amministrativi finalizzati al riconoscimento della pensione di invalidità civile a favore di dodici persone prive di patologie invalidanti. L’ attività svolta dai malviventi ha fruttato loro oltre trentamila euro, versati dai falsi invalidi dopo aver ottenuto l’accredito della pensione e le conseguenti provvidenze.
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