La basilica della Pietrasanta è affidata in comodato d’uso: ospiterà un percorso archeologico sotterraneo.
L’iniziativa era stata proposta dal cardinale Crescenzio Sepe, circa due settimane fa: adottare una chiesa chiusa.
In occasione del Giubileo per Napoli, infatti, sono numerose le idee per riqualificare la città, su tutte il parcheggio Morelli, la cui inaugurazione è coincisa con l’apertura ufficiale, restituendo un ottimo servizio alla zona di Chiaia.
Il cardinale esortava “imprenditori, associazioni, insomma tutti coloro che hanno dei progetti interessanti” a collaborare al recupero delle chiese chiuse, “che già di per sé rappresentano opere d’arte”, ma anche per ideare “progetti di sviluppo territoriale”.
Il primo ad ottenere un luogo di culto in comodato d’uso è Raffaele Iovine, imprenditore e titolare dell’hotel Neapolis, già promotore di tante iniziative per il recupero del centro storico.
È stata scelta la basilica della Pietrasanta, che capeggia sui Decumani, perché “la zona è fra le più ricche di testimonianze storiche dall’antichità al Settecento. Abbiamo intenzione di realizzare un itinerario con l’esposizione di reperti medievali. Creare questo circuito risponde ai due driver che dobbiamo seguire, la tutela e la valorizzazione del bene monumentale nel sottosuolo”.
Per il progetto del cardinale Sepe, la parte strutturale e tecnica sarà seguita dalla Sopraintendenza e la facoltà di Architettura dell’Università Federico II.
A tal proposito, alcuni esperti dei beni culturali hanno espresso delle riserve in merito alla zona in cui la basilica è ubicata: “Riteniamo certamente auspicabile l’affidamento dei luoghi di culto chiusi ai privati, soprattutto chiese. Ma nel caso di questa area, sottoposta ai Decumani, bisogna essere più cauti. Poiché si tratta di un luogo molto particolare. Un’area chiusa da via del Sole e via della Luna e dunque dalla forte valenza esoterica. Sotterranei dove riteniamo siamo stati gettati molti corpi nei secoli scorsi e dove le presenze archeologiche sono di fondamentale importanza”.
Come per altri luoghi indicati da Sepe, anche i sotterranei della basilica della Pietrasanta sono chiusi da decenni.