L’inquietante vicenda di Luisa Pollaro è ad un epilogo: sua figlia Adelaide è stata affidata ai servizi sociali.
Qualche tempo fa la donna napoletana era stata completamente smascherata, in seguito a vari dubbi e contraddizioni: aveva inventato che la figlia fosse in fin di vita per racimolare denaro.
Una volta condannata agli arresti domiciliari, sua figlia, protagonista suo malgrado di una menzogna che aveva coinvolto tutta Italia, è stata affidata ai servizi sociali del Comune di Napoli su disposizione del tribunale dei minori.
Il commissario regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, e il presidente dell’associazione Un patto per la vita, Vincenza Calvi, sono intervenuti nella vicenda.
Spiegano che la bambina sta bene, “nonostante sia stata abituata a comportarsi e vivere da persona adulta e in un mondo completamente diverso da quello in cui dovrebbero stare le persone della sua età”. In merito alla mamma truffaldina, “ci auguriamo che la giustizia faccia rapidamente il suo corso e che questa vicenda serva da monito a tutti i genitori che approfittano dei propri figli per fare soldi”.
La piccola Adelaide è attualmente affidata anche alle cure di uno psicologo.
La truffa inscenata da Luisa Pollaro vedeva la figlioletta coinvolta in una menzogna architettata unicamente per raccogliere soldi. La donna aveva fatto numerosi appelli alla stampa e alla tv, parlava della grave malattia che affliggeva sua figlia, di un intervento che avrebbe dovuto subire a Houston, negli Usa, affinché venisse salvata.
I principali talk show della televisione italiana, così come personaggi di spicco del mondo dello spettacolo, avevano preso a cuore la vicenda inoltrando appelli e raccolte fondi, donando loro stessi cifre anche alte.
La torbida storia è nata e finita nello stesso posto: in televisione. Tramite un servizio curato e mostrato alla trasmissione di Italia Uno, Le iene, è stato possibile smascherare la trentaseienne. Da quel momento le indagini della Procura di Napoli hanno infatti portato la donna agli arresti domiciliari con le accuse di truffa aggravata, falso ideologico e falso materiale.
Anche il marito, Vincenzo Ciotola, e un amico della coppia sono indagati per non meglio precisate responsabilità.
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