Edenlandia fa i bagagli


Edenlandia a quanto pare sarà presto costretta a fare i bagagli e a trasferirsi a Miano.
Questa notizia arriva direttamente da Massimo Taglialatela, segretario generale della Uilcom Campania, che ha affermato “Apprendere dagli organi di stampa che un presidio storico del divertimento, quale appunto è l’Edenlandia, è al centro di un progetto che ne vede il trasferimento a Miano, nella zona delle ex Caserme, ci ha presi di contropiede e ci lascia molto perplessi”.

Il sindacalista ha inoltre aggiunto Conosciamo bene quale sia l’attuale situazione dell’Edenlandia ed è per questo motivo che è attivo, da qualche mese, presso la Regione Campania un tavolo tecnico di cui facciamo parte in qualità di rappresentanti dei lavoratori ma da nessuno è mai pervenuta una proposta di questo tipo. Ci aspettiamo che le Istituzioni, in particolar modo la Regione, ci riconoscano come interlocutori seri con i quali condividere un progetto complessivo per l´intera area di Fuorigrotta e Agnano che non si limiti soltanto alla gestione delle crisi occupazionali. Siamo persuasi dal fatto che sia utile ragionare insieme con tutti gli attori sociali su idee di rilancio dell´intero comprensorio in cui insistono, oltre all´Edenlandia ed al Giardino zoologico, anche l´Ippodromo e le Terme, tutte aree e risorse strategiche per il turismo e lo svago della città. Allo stesso modo, riteniamo che al centro di questo dibattito da aprire al più presto a livello regionale vada messo con chiarezza il futuro dei lavoratori dell’Edenlandia. Chiederemo pertanto un incontro urgente al fine di fare chiarezza e sopratutto allo scopo di individuare una regia unica per evitare che da più parti si possano fare ipotesi e strumentalizzazioni che non salvaguardano il lavoro, i lavoratori e le loro famiglie”.

E’ così la motivazione del trasloco è che si deve lasciar posto ad un campeggio per il Forum delle culture. Ma si può così da un giorno all’altro rimuovere un pezzo di storia della città e, soprattutto, quello che è un pezzo di infanzia e di adolescenza di generazioni di napoletani.

Non dimentichiamoci che è lì dal 1965, quando Oreste Rossotto e Luca Grezio fecero nascere il primo parco a tema in Europa sulla falsariga della Disneyland californiana nata esattamente dieci anni prima. A realizzare la struttura fu Mimmo Viggiani, mentre le scenografie furono realizzate da Tony Stefanucci, dell’Accademia di Belle arti di Napoli.

In rivolta sono anche i dipendenti del Parco che vedono il loro lavoro traslocarsi in un’altra sede decisamente meno agibile per loro.
Altri consiglieri comunali si sono pronunciati sulla decisione dichiarandola “una scelta davvero infelice” e “una sconfitta per la città”.

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