I sette studenti, hanno scelto come meta Napoli e Pompei per la loro notorietà e bellezza, ma non avevano di certo fatto i conti con la possibilità di incontrare “gente” senza scrupoli. I ragazzi raccontano di essere stati accerchiati da dieci, dodici delinquenti, poco prima dell’ una di notte, in un vicolo antistante l’ostello che hanno cominciato a minacciarli, rapinarli ed infine picchiarli. La scena che descrive l’ operatore turistico è agghiacciante, parla di botte e cazzotti al volto che avrebbero subìto due ragazzi, ed in particolare, uno di loro è stato picchiato con pugni diretti alla testa anche quando era a terra.
L’ operatore Berardi,racconta ancora che due aggressori hanno tentato di sfondare a calci il cancello d’ingresso della struttura ricettiva, ma, solo grazie alle urla dei vicini, si sono allontanati non senza aver compiuto la loro squallida razzia: il bottino, infatti, ammonta a circa una novantina di euro, qualche carta di credito e alcuni telefonini. Ritornati in ostello, i ragazzi erano letteralmente terrorizzati, prontamente medicati con ghiaccio e medicine, ma la ferita interiore brucia di piu’ come il senso di impotenza e rabbia.
Napoli, “museo” a cielo aperto, simbolo d’ unità tra popoli e culture d’ ogni genere, resta nuovamente sbigottita di fronte all’ ennesimo attacco al suo cuore piu’ vivo: il turismo. Ragazzi, giovani e attivi, nelle loro città vivono in maniera sana ed equlibrata, e quando viaggiano, credono di trovare altrettanto nella nostra città, anche perchè tanti parlano di Napoli in modo meraviglioso, raccontando di paesaggi mozzafiato e arti secolari. La realtà, purtroppo, smentisce tutto questo, lasciando il turista come il cittadino alla mercè dei balordi della città, che credono di poter attuare qualunque angheria in ogni momento e dovunque, ma non è così. I controlli, molto spesso sono scarsi, e non si riesce a controllare l’ intero territorio, soprattutto quello dei vicoli “storici” di Napoli, che andrebbero seriamente pattugliati anche grazie all’ ausilio di poliziotti e carabinieri di quartiere. Si spera seriamente che Napoli possa cambiare, lasciando andare via tutto il male che sembra spegnere il desiderio di turismo di tanti turisti ormai stanchi di subìre angherie, lasciamo quindi che le forze dell’ ordine facciano il loro lavoro, ma cerchiamo anche di aiutarli in questo difficilissimo compito che è il controllo e la salvaguardia del nostro bene piu’ prezioso: il territorio.
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