Nel quartiere Secondigliano,un pregiudicato di 40 anni, Francesco Feldi, è stato ucciso venerdì in un agguato camorristico. La periferia nord di Napoli, già continuamente tormentata a causa della sanguinosa faida per il predominio delle piazze di spaccio, è purtroppo teatro di guerra e quotidiamente miete vittime nell’ ambiente camorristico.
Feldi, che aveva diversi precedenti penali, era ritenuto appartenente alla fazione dei cosiddetti “Scissionisti“, la cosca che dichiarò guerra al clan di Paolo Di Lauro, tutt’ora in carcere. L’ uomo è stato sorpreso dai sicari in via Stelvio, colpito da numerosi proiettili, è morto prima dell’ arrivo del 118. Gli investigatori cercano di ricostruire la dinamica dell’ agguato grazie alle attività che svolgeva l’ uomo, elemento di spicco del clan Amato-Pagano, era già stato preso di mira una volta nel duemilaotto, ma riuscì a scampare all’ attentato.
Gli inquirenti indagano su eventuali collegamenti tra l‘ agguato omicidiario ai danni di Ferri e l’arresto di Domenico Antonio Pagano, considerato l’ attuale reggente degli “scissionisti”. Pagano fu sorpreso dalla squadra mobile di Napoli il diciassette febbraio in un appartamento a Cicciano. Indagano sull’ agguato gli uomini della Direzione distrettuale antimafia di Napoli in collaborazione con i carabinieri e i magistrati della Dda.
L’ opinione pubblica partenopea, oltre a ritenersi soddisfatta del lavoro d’ indagine svolta fino ad ora dagli inquirenti, chiede che la guardia rimanga sempre alta, in modo da riuscire a stanare altri latitanti e pregiudicati, che insanguinano le strade ed il “nome” dei cittadini. Si spera che l’ enorme mole di lavoro delle forze dell’ ordine riesca ad essere un ottimo deterrente per quanti ancora sperano di poter guadagnare e vivere “secondo camorra”. Napoli ha sete di libertà e di giustizia, lotta quotidianamente per affermarsi agli occhi del mondo come una metropoli iva e serena, ma sopratutto “pulita” ed è stanca di sentire sempre addosso quell’ aria pesante da città del crimine, della maleducazione e dell’ opportunismo. Napoli non ci stà, e i napoletani chiedono, proprio per questo, una giustizia che riesca a restaurare come si deve il volto della nostra meravigliosa città.
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