Pronti via. Il campionato riprende e con lui riprendono anche i sogni di gloria di una città che inizia a soffrire di vertigini, data la posizione di una squadra sempre più convinta dei propri mezzi, delle proprie potenzialità e che soprattutto sta diventando un gruppo compatto e temibile. Da quando Mazzarri è arrivato a Napoli, è riuscito con un lento lavoro, sia fisico che psicologico, a creare una compagine vincente, che soprattutto sa affrontare ogni tipo di situazione, dalla gestione di una partita, al delicato lavoro di “leccarsi le ferite e rialzarsi” dopo una battuta d’arresto, dopo tutto anche concepibile in un campionato che ha visto un Napoli sempre in luce e raramente in ombra. Oggi Napoli è una realtà calcistica che sta ritornando ai livelli che merita e tutto ciò è il risultato di una splendida alchimia: società, allenatore, giocatori e soprattutto pubblico. Proprio per questo motivo qualche giorno fa Walter Mazzarri ha ricevuto a Roma presso la Sala della Protomoteca del Campidoglio il Premio “Andrea Fortunato – lo Sport e’ vita”, premio nato per diffondere informazioni sull’importanza dei controlli medici ed ematologici negli sportivi. Premio prestigioso che, associato alla motivazione per la quale l’ha ricevuto “Maestro di calcio e di psicologia: ha valorizzato tutte le potenzialità inespresse del parco giocatori che gli era stato affidato, esaltando i grandi talenti individuali e motivando oltremodo i comprimari. Attraverso il gioco, ha cosi ricreato una mentalità vincente che a Napoli mancava da 20 anni” , rendono piena giustizia allo stato di grazia del Napoli. Una squadra in piena corsa per un posto in Champions, e adesso lo si può dire sottovoce, anche per lo scudetto. Ancora presente in Europa, costretto ad uscire dalla Coppa Italia, solo a causa di una maledetta lotteria dei rigori, dopo centoventi minuti di altissimo livello. In Effetti il lavoro del tecnico napoletano si vede e come, fino al punto da poter permettersi di portare in campo come titolari, giocatori di non proprio primissimo livello, che invece sono riusciti a fare propria una mentalità di gioco ed a portare ad buoni livelli le loro prestazioni in campo. Tutto merito di Mazzarri, certo, ma anche dei giocatori, consapevoli oramai delle loro potenzialità, grazie ad un serio lavoro sulla personalità e sull’approccio alla partita. Un’alchimia perfetta, come detto prima.
A Roma Mazzarri ha avuto la possibilità di parlare del suo Napoli, ma soprattutto della città che è tornata a sognare, “Siamo contenti di ciò che stiamo ottenendo. Sappiamo anche che la città è matura ed è sulla nostra sintonia di intenti”, ha aggiunto il mister, che non ha nascosto per nulla la sua contentezza per le motivazioni che gli hanno portato questo prestigioso riconoscimento, giunto alla sua terza edizione e che ha visto come premiati prima di lui Marcello Lippi e Claudio Ranieri.
Con queste parole è difficile che i tifosi napoletani, assetati di gloria, possano rimanere con i piedi per terra, eppure in questo periodo in città si respira un’euforia molto razionale. Anche i tifosi stanno crescendo, ma non di numero, bensì di testa, acquistando quella mentalità da grande tifoseria, propria di una grande squadra. Tutto sembra procedere per il verso giusto ed adesso, che è arrivato qualche “rincalzo” di qualità, la squadra può dirsi davvero pronta per affrontare tutto con la massima serenità. Il Milan a meno tre punti, non può che essere uno stimolo a far meglio e l’imminente incontro di Europa League con il Villareal, non deve creare preoccupazioni, per eventuali cali di forma. La squadra c’è, è stata rinforzata ed adesso si può sperare di affrontare entrambe le competizioni senza troppi problemi. Ma Mazzarri, da uomo di calcio quale è, procede sempre a piccoli passi ed affronta un problema per volta, cominciando dalla sfida di stasera con la Roma, in uno stadio Olimpico che sarà di fuoco, come ogni qualvolta arriva il Napoli.
Nella conferenza stampa prepartita Mazzarri ha affrontato proprio questo argomento, dicendo ai suoi di non guardare sugli spalti, ma di pensare solo ed esclusivamente al proprio gioco, che come sa lui (e sanno anche i giocatori) alle volte può essere devastante. Ma la Roma è fatta da campioni ed il loro attacco può essere micidiale. Mazzarri lo sa, gli azzurri lo sanno e per questo stasera ci dobbiamo aspettare una partita al top e soprattutto attentissima, come ha chiesto l’allenatore. Ma lui (ed anche noi) sa bene che una vittoria stasera consacrerebbe il Napoli come anti Milan, nella corsa allo scudetto, senza dimenticare però la rimonta dell’Inter che sta arrivando da dietro. Una partita per volta, è questo il dictat di Mazzarri, che conosce bene il valore delle squadrone che inseguono, Roma su tutte. Ed allora coraggio Napoli, la settimana della verità potrebbe essere proprio questa!