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Incubo rifiuti: tornano liberi Catenacci e la Di Gennaro, ma l’emergenza cresce

A Napoli, da qualche settimana  una nuova emergenza rifiuti sembra attanagliare  la città, arrivando a coprire di rifiuti anche le zone “bene” come la riviera di Chiaia.  Marta Di Gennaro e Corrado Catenacci, rispettivamente ex vice di Guido Bertolaso alla Protezione Civile ed ex commissario per l’emergenza rifiuti in Campania, svincolati dagli arresti domiciliari che scattarono il 28 gennaio scorso per lo sversamento illecito di percolato in mare.

Il collegio del GIP di Napoli, dopo gli interrogatori di garanzia ultimati venerdì, ha revocato la misura cautelare dei due funzionari che, attualmente, non rivestono alcun incarico pubblico. La scarcerazione per mancanza di esigenze cautelari ha abbracciato, per la stessa motivazione, anche gli altri indagati della stessa inchiesta come Gianfranco Mascazzini, ex direttore generale del ministero dell’Ambiente, e Gabriele Di Nardo. Mario Lupacchini, dirigente del settore Ecologia della Regione, ha invece ottenuto l’ archiviazione del procedimento a suo carico per carenza dei gravi indizi di colpevolezza. Antonio Tammaro e Vincenzo Mettivier, sono stati scarcerati con l’ interdizione all’ esercizio dell’ attività professionale, mentre Lionello Serva, ex sub-commissario per i rifiuti della Regione Campania, ha visto mutare la propria pena dal carcere ai domiciliari. Il collegio non si è pronunciato su altri indagati in quanto la richiesta di revoca delle ordinanze è stata presentata dai loro legali direttamente al Tribunale del Riesame.

Continua l’ allarme rifiuti in città tanto che una  soluzione definitiva appare ai cittadini tristemente lontana . Milletrecento sono le tonnellate di rifiuti  fermi per le strade di Napoli, e, in questi giorni, l’area orientale è particolarmente sofferente tra San Giovanni e Ponticelli, mentre la scorsa notte è iniziata la rimozione nella zona sia di Piazza Vittoria che della “movida” di Chiaia.

I cittadini sperano che nelle prossime settimane grazie all’ attento aiuto dell’ assessore all’Igiene urbana Paolo Giacomelli, si riesca a risolvere il problema dello sversamento alla discarica di Chiaiano, che purtroppo in via di saturazione,  non riesce a far fronte all’ emergenza. La discarica, negli ultimi tempi, ha visto uno sversamento solo piccolissimi conferimenti giornalieri.La scorsa notte, ad esempio, sono stati solo  ventidue i compattatori che hanno potuto sversare nell’ area.

I cittadini stanchi ed esasperati per il ciclico ripetersi della problematica, chiedono a gran voce alle istituzioni di adottare un piano serio ed efficace contro il “mostro” rifiuti. Un mostro capace di portare ricchezza a chi sa addomesticarlo, ed il cuore di napoli paga un prezzo troppo alto, fatto di vite, di orgoglio, di un popolo che soffre per la sua immagine nel mondo. Napoli, terra d’ autori di cantanti, terra d’attori e di santi, piange per ogni ricordo stampato nel cuore del turista, perchè da sempre  è terra d’ amore e di passione, seme di libertà, “perchè pure Masaniello chiagne a vedé sporca sta città”.

Dario Aloja

Nato a Napoli, nel 1982, nel quartiere "Arenella", a metà strada tra il centro storico e la moderna zona collinare, Dario Aloja vive, da subito, le forti contraddizioni di una città divisa tra le nostalgie di un passato di capitale europea e un presente di metropoli labirintica, che ingoia sogni e speranze delle nuove generazioni. Come tanti giovani del terzo millennio, Dario avverte l'abisso che divide l'odierno modello capitalistico, che mondializza i totem tecnologici di una società alienante e disumanizzante, e le ragioni del cuore, il bisogno di gridare al mondo le esperienze del proprio vissuto, le emozioni dell'incontro con "l'altra metà del cielo". E questo magma incandescente di pulsioni, stati d'animo, sentimenti, affiora in superficie, diventa sfogo lirico, si fa "Pelle Libera".

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