Per chi si fosse perso la presentazione del nuovo libro di Renzo Arbore, ecco a voi un piccolo riassunto.
Come si ride a Napoli è una piccola antologia della canzone umoristica antica e più moderna scritto come dicevano da Renzo Arbore affiancato da Vittorio Marsiglia e Carlo Missaglia.
Renzo da molto tempo cullava l’idea di questo libro affinché anche la canzone umoristica napoletana, oltre quella classica già ampiamente sdoganata, riceva i giusti meriti e per questo motivo ha coinvolto nel progetto: Carlo Missaglia, eccelso storico della canzone napoletana, e Vittorio Marsiglia, attore e celebre interprete della macchietta napoletana.
Con grande abilità, Missaglia libera l’umorismo napoletano dai limiti dialettali e rende comprensibili i doppi sensi e le battute istrioniche, dando la possibilità ai “non partenopei” di comprendere il duplice effetto – malinconico e divertente – della macchietta napoletana grazie ad accurate note e specifiche spiegazioni.
Con questo libro gli autori si augurano che sia più facile abbattere i pregiudizi ed arrivare al cuore dei napoletani intriso, appunto, di risate e malinconia.
Insieme al libro trovate un DVD nel quale Vittorio Marsiglia interpreta stralci delle macchiette napoletane, oltre ad una serie di contenuti extra in cui Renzo Arbore, Vittorio Marsiglia e Mariano Perrella interpretano, nel loro personalissimo e irriverente modo, “Canto Malinconico”.
Intervistato circa l’uscita di questa sua ultima fatica, Arbore ci dice:
«Questo volume ci regala una antologia di macchiette e di canzoni umoristiche napoletane che vanno rivalutate e necessariamente inserite nel portfolio (ora pare che si debba dire così) del futuro, tra i grandi capolavori dell’arte del Novecento. Accanto al rock e al jazz, che certamente rappresentano i generi più significativi e creativi del secolo appena passato. Mi piace sottolineare un altro aspetto che testimonia il valore assoluto di questa canzone umoristica: la sua meravigliosa libertà. Possiamo parlare di “canzoni libere”, perché siamo costretti a rimpiangere la leggerezza e l’autonomia di cui disponevano i loro autori e interpreti, del tutto svincolati dalle ossessioni del mercato discografico. Insomma, uno degli ultimi grandi esempi dell’arte per l’arte.»
Chi sono Vittorio Marsiglia e Missaglia ?
Vittorio Marsiglia inizia la carriera come bassista degli Albatros. Debutta in teatro nel 1973 con lo spettacolo Isso, essa e ’o malamente, regia di Giancarlo Nicotra. Lavora con Fabrizi in Baci, promesse, lusinghe, illusioni, con Aldo e Carlo Giuffré nella Francesca da Rimini, con Bramieri in Pardon Monsieur Molière. In televisione con Corrado ne Il pranzo è servito, con Mara Venier e Pippo Baudo in Domenica In, con Renzo Arbore in Caro Totò, ti voglio presentare, con Gigi e Andrea in Grand Hotel, con Loretta Goggi in Ieri, Goggi e Domani e altre ancora. Nel cinema ha lavorato con Manfredi, De Crescenzo e Anthony Quinn.
Carlo Missaglia invece per anni gira l’Italia con varie formazioni musicali. Nel 1965 arriva in finale al Festival di Napoli e parte in tournée per gli Usa con una sua orchestra. Al rientro, nel 1973, incide per l’etichetta discografica dell’amico Peppino di Capri l’lp Napoli a modo mio, che riscuote un grande successo. Partecipa a varie trasmissioni televisive e radiofoniche, ma continua a esibirsi in serate in tutto il mondo. Ha pubblicato un’antologia della canzone napoletana dal 1537 ai giorni nostri, in dieci volumi, con brani inediti di Cimarosa, Pergolesi e altri Grandi. Giornalista, è ritenuto uno dei massimi studiosi della storia della Canzone Napoletana.